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Messaggero-La disperazione di 600 precari sabini

Scuola. Sit-in dei professori davanti alla sede dell'ex Provveditorato. Sotto accusa la sentenza del Tar del Lazio La disperazione di 600 precari sabini I docenti: Noi con tanti anni di ga...

30/07/2003
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Il Messaggero

Scuola. Sit-in dei professori davanti alla sede dell'ex Provveditorato. Sotto accusa la sentenza del Tar del Lazio
La disperazione di 600 precari sabini
I docenti: Noi con tanti anni di gavetta messi alla pari di chi ha poca formazione
di FRANCESCO MARIANI

Tutti uniti per il posto di lavoro. Dopo la pausa domenicale, i precari della scuola si sono ritrovati ieri mattina dinanzi all'ex Provveditorato agli studi per portare avanti la protesta, iniziata già la scorsa settimana, contro la sentenza del Tar del Lazio che ha dato ragione alla richiesta dei precari Ssis di annullare i 18 punti concessi dal ministro Moratti come bonus ai 'vecchi' precari, che aggiunti ai 12 per l'anno di servizio svolto li portavano a quota 30. "Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale - denunciano i docenti - azzera tutto e mette sullo stesso piano chi ha tanti anni di esperienza e chi invece ha svolto solo pochi corsi di formazione".
Il clima che si respirava ieri mattina all'ex Provveditorato era surriscaldato, e le temperature di questi giorni non c'entrano per niente. Rabbia e disperazione erano palpabili, ma con esse anche la determinazione di andare avanti e di non mollare a nessun costo, tanto che per domani è annunciata una maxi-manifestazione di protesta a Roma, in piazza Montecitorio, indetta dal movimento interregionale dei precari: all'iniziativa parteciperanno tutti i 600 precari di Rieti e provincia.
La protesta è incentrata anche sulla velocità con la quale il Centro servizi amministrativi di Rieti sta procedendo nella rielaborazione delle graduatorie, contrariamente a quanto sta avvenendo negli altri Csa della regione. A tal proposito è stata presentata una lettera di diffida al Csa stesso, con l'obiettivo di far pubblicare dopo il 31 luglio le nuove graduatorie, rivedute e corrette in base alla direttiva ministeriale del 23 luglio. Gli esiti però sono stati inconsistenti e attualmente, visto che il tempo a disposizione è ormai risicato, qualsiasi forma di intervento potrebbe rivelarsi nulla, almeno per l'anno scolastico 2003/2004.
Proprio per questo motivo si registrava ieri un evidente stato di agitazione generale da parte di chi, dopo numerosi anni di servizio, vede ora a rischio la propria cattedra e quindi il proprio posto di lavoro. Questo il pensiero unanime dei professori che hanno manifestato davanti alla sede dell'ex Provveditorato: "E' impensabile e inammissibile che due anni di corso, o meglio una quota di 2500 euro, - sostengono in coro i precari reatini - che sembra ora essere di 3300, possa costituire per qualcuno un privilegio riconosciuto, permettendogli così di scavalcare nelle graduatorie il personale con esperienza pluriennale".
Intanto il movimento interregionale dei precari della scuola ha indetto per domani, mercoledì 30 luglio, alle ore 10.30, un sit-in di protesta a Roma, presso piazza Montecitorio. Prevista una affluenza record di docenti, inoltre, per informazioni sulle modalità di svolgimento della manifestazione di protesta nella Capitale o per chiarimenti di qualsiasi genere è accessibile il sito internet www.precari.org.


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