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Messaggero-Frattini: via al contratto Tagli, scioperi confermati

Frattini: via al contratto Tagli, scioperi confermati ROMA - Il ministro della Funzione pubblica Franco Frattini ha consegnanto all'Aran le direttive del governo: "Le trattative per il contratto dei...

02/10/2002
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Il Messaggero

Frattini: via al contratto Tagli, scioperi confermati
ROMA - Il ministro della Funzione pubblica Franco Frattini ha consegnanto all'Aran le direttive del governo: "Le trattative per il contratto dei professori possono partire". Per ora non sono quantificati gli aumenti, si parte dal recupero dell'inflazione, come per tutti i pubblici dipendenti. Ma i sindacati, dopo l'incontro con il ministro Moratti sulla Finanziaria, confermano gli scioperi: "Scelte finalizzate al mero risparmio, prive di qualsiasi visione strategica", afferma Daniela Colturani, Cisl. Enrico Panini, Cgil: "Non c'è una lira per gli investienti, punito il sistema pubblico". E Fedele Ricciato, Snals: "Il governo ha disatteso il suo programma". Intanto il ministro Moratti promette 21 mila assunzioni e rassicura: "Nella legge Finanziaria non ci sono reali tagli, tutti i soldi risparmiati saranno reinvestiti nella riforma".
Ai sindacati, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, la Moratti ha presentato la manovra sull'istruzione. Si comincia dal personale. I posti in organico vengono ridotti di 12.500 unità. E' la conferma di quanto previsto nella Finanziaria dell'anno scorso. Tassativo l'obbligo delle 18 ore settimanali, niente "spezzoni" di cattedra, (con un risparmio di oltre 10mila cattedre). Una sforbiciata (40%) ridurrà il contingente dei distaccati e un freno verrà messo ai bidelli: in tre anni perderanno il 6% dei posti, con un risparmio in tre anni di 170 milioni di euro. Quanto al sostegno per l'handicap la linea è quella di ridurre le deroghe: tolta ai presidi la discrezionalità di chiedere un docente in più, la decisione passa ai direttori regionali, cui verrà assegnato un numero limitato di insegnanti (un successivo decreto stabilirà quanti). Marcia indietro, invece, sull'imposizione del maestro unico (se ne parlerà nella legge di riforma).


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