Messaggero-Censura In Texas allarme sui testi scolastici

Censura In Texas allarme sui testi scolastici
dal nostro corrispondente

ANNA GUAITA
INew York

L governo americano è preoccupato dal fatto che in numerosi paesi arabi l'istruzione pubblica è nelle mani di attivisti religiosi che plasmano le menti dei giovani su una lettura integralista del Corano. Eppure gli Stati Uniti stessi non sono sempre tolleranti e obiettivi nell'amministrazione delle loro scuole: un esempio ne è lo Stato del Texas, dove i conservatori sono riusciti a far bandire alcuni testi scolastici e si apprestano a farne escludere altri.
Il Texas fornisce ai propri insegnanti un certo numero di titoli fra i quali scegliere i testi da adottare. Gli altri Stati americani lasciano le scuole libere di scegliere fra tutti i testi esistenti sul mercato. Ma l'esempio del Texas, che da solo adotta il 10 per cento dei testi scolastici per un giro di 570 milioni di dollari all'anno, può fare proseliti e causare danni ingenti agli editori e agli autori. Negli ultimi sette anni vari testi sono stati giudicati "scorretti" ed esclusi, ma gli errori additati dalla "Commissione libri scolastici" sembrano in realtà semplici diversità di opinioni su affermazioni di tono progressista. In particolare la Commissione, in cui 10 membri sono repubblicani e 5 democratici, ha bocciato un testo di scienze per la seguente dichiarazione: "Una popolazione mondiale troppo numerosa che si riproduce troppo velocemente può danneggiare la salute del pianeta". Un testo di storia, invece, è stato bocciato perché sostiene che gli indiani amavano la natura selvaggia, mentre i pionieri ne erano intimoriti.
I membri della Commissione ricordano che la popolazione del Texas è conservatrice e ha il diritto di influire in senso conservatore sull'istruzione dei figli. Ma vari commentatori non nascondono il timore che si crei un effetto a vasto raggio: per evitare problemi nel ricco mercato texano, gli editori stanno già effettuando casi di autocensura, con una ricaduta sull'intero paese.