FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3768687
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Mattino-scuola, l'autunno sarà caldo

Mattino-scuola, l'autunno sarà caldo

INCERTEZZA SUL CAMMINO DELLA RIFORMA MORATTI. SINDACATI ALL'ATTACCO Scuola, l'autunno sarà caldo Gli studenti campani torneranno tra i banchi il 12 settembre GIULIA ABATE Saranno gli alunni pie...

18/08/2002
Decrease text size Increase text size
Il Mattino

INCERTEZZA SUL CAMMINO DELLA RIFORMA MORATTI. SINDACATI ALL'ATTACCO
Scuola, l'autunno sarà caldo
Gli studenti campani torneranno tra i banchi il 12 settembre
GIULIA ABATE
Saranno gli alunni piemontesi a sedersi per primi tra i banchi di scuola: per loro l'anno scolastico 2002-2003 inizierà il 9 settembre. È quanto prevede il calendario pubblicato dal ministero dell'Istruzione. I più fortunati sono i ragazzi della Puglia che cominceranno per ultimi, il 19 settembre, mentre per gli studenti campani le lezioni inizieranno il 12 settembre. Stessa invece, quasi per tutti, la data di conclusione dell'anno scolastico: il 7 giugno.
A poche settimane dall'inizio delle lezioni, sul mondo della scuola pesano tuttavia numerose incognite. Ad esempio tanti bambini non conoscono la loro sorte scolastica: sono quelli che compiranno 3 e 6 anni di età entro il 28 febbraio 2003 e che potrebbero essere coinvolti nella sperimentazione della nuova legge sulla scuola voluta dal ministro Moratti. Potrebbero, in quanto la riforma - che prevede la possibilità di iscriversi alle scuole dell'infanzia e alle elementari in anticipo rispetto alle regole attuali - sarà sperimentata in un numero ridotto di scuole, che non è ancora dato di conoscere.
Per sapere quali istituti anticiperanno la riforma, bisognerà aspettare fin quasi all'inizio delle lezioni: la procedura di avvio di questo progetto è infatti complessa. Entro i primi giorni di settembre si dovrà anzitutto pronunciare il Cnpi (consiglio nazionale della pubblica istruzione) sul progetto. Quello del consiglio, ancorché non vincolante, è sicuramente un parere significativo per il ministero. È poi necessario che le direzioni scolastiche regionali individuino le scuole in cui compiere la sperimentazione, sulla base delle candidature presentate. Ciò significa che i genitori intenzionati a mandare i loro figli alla materna a 2 anni e mezzo o alle elementari a 5 anni e mezzo, come propone la Moratti, dovranno aspettare fin quasi all'ultimo giorno prima di sapere se, e in quale scuola, potranno iscrivere i loro bambini.
Ma non sono solo le scuole elementari e dell'infanzia le uniche interessate all'anticipo della riforma: in alcune regioni, grazie a protocolli d'intesa con il ministero, si sperimenterà anche l'obbligo assolvibile nella formazione professionale per le scuole secondarie superiori. Si tratta della possibilità di decidere se finire le scuole dell'obbligo sui banchi oppure al lavoro. Molte critiche sono state sollevate su questo aspetto della riforma. Lo Snals ha promosso un ricorso al Tar contro l'accordo tra il ministero e la provincia autonoma di Trento siglato il 10 giugno scorso e anche la Cgil ha impugnato davanti al Tar l'accordo della regione Lombardia con il ministero.
Un autunno caldo si preannuncia per la scuola italiana anche sul fronte sindacale; alunni, docenti e genitori si troveranno a fare i conti con una realtà in pieno fermento e non solo a causa della sperimentazione. Già all'inizio dell'estate ci sono state proteste da parte dei sindacati di categoria a causa delle mancate immissioni in ruolo. Critiche anche per la ristrettezza delle risorse finanziarie che, secondo i sindacati, lasciano la scuola praticamente senza soldi per gli investimenti. Insomma, l'apertura delle scuole porterà con sè molte incognite e anche malcontento: i sindacati di categoria hanno sottolineato più volte come vi siano tutte le premesse per un inizio d'anno scolastico all'insegna della precarietà. Non sono perciò affatto esclusi scioperi e altre manifestaizoni di protesta. I Cobas hanno rilanciato il "piano di lotta" in difesa della scuola pubblica ed anche Cgil, Cisl, Uil e Unicobas si sono detti pronti "ad uno stato di agitazione generale" che potrebbe bloccare il regolare inizio dell'anno scolastico.
Un altro appuntamento importante è previsto per settembre sul versante parlamentare, quando riprenderà l'iter del disegno di legge delega per ora fermo in commissione istruzione di palazzo Madama. Lo stesso ministro Moratti interverrà in commissione dopo le accuse che gli sono state mosse soprattutto dai Ds, ma anche da alcuni parlamentari del centrodestra, di essersi sottratto al dibattito parlamentare.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL