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Mattino-Salerno-destrutturazione della scuola pubblica

IL DIRIGENTE NAZIONALE CGIL Tagli agli organici e ridisegno del sistema formativo firmato dal ministro Moratti sono facce della stessa medaglia il cui disegno è la destrutturazione della scuola pub...

04/05/2003
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Il Mattino

IL DIRIGENTE NAZIONALE CGIL
Tagli agli organici e ridisegno del sistema formativo firmato dal ministro Moratti sono facce della stessa medaglia il cui disegno è la destrutturazione della scuola pubblica". Carmine Gonnella (nella foto), segretario provinciale e presidente del Comitato direttivo nazionale della Cgil è categorico.
Cominciamo dai tagli.
"È evidente il colpo inferto all'occupazione e la oggettiva limitazione del diritto allo studio. S'impoverisce l'offerta formativa, allontanando il nostro sistema dai parametri europei. Si penalizzano, inoltre, fortemente gli alunni diversamente abili privati dal necessario sostegno per l'integrazione. C'è un filo che lega queste scelte sugli organici alla strategia di destrutturazione della scuola pubblica già evidente nella riforma-Moratti che fa arretrare di cinquant'anni il nostro sistema scolastico. È un disegno che il Governo intende radicalizzare".
In quale direzione?
"Verso lo stravolgimento dei principi fondamentali di organizzazione democratica della scuola pubblica. Questo disegno risalta evidente dalla bozza del contratto di categoria proposta dal Governo ai sindacati".
Quali sono i rilievi che il sindacato unitario contesta?
"L'impostazione della bozza cancella il ruolo delle Rsu e nega la contrattazione del'organizzazione del lavoro. Inoltre rende incerti e meno esigibili i diritti fondamentali dei lavoratori (ferie, permessi, assenze, etc.) dando potere discrezionale ai dirigenti scolastici e ridimensionando di fatto le conquiste acquisite dai lavoratori della scuola nei precedenti contratti. Ma il discorso va ben oltre...".
Per esempio?
"Viene prefigurata per i docenti un'accelerazioene di carriera e dei premi retributivi in rapporto al rendimento scolastico e disegna un modello competitivo di scuola destinato a far aumentare anzichè diminuire le diseguaglianze territoriali e sociali. Inoltre, in linea con un disegno di neo-centralizzazione e di gerarchizzazione, impone un ruolo della dirigenza scolastica che limita l'autonomia del collegio dei docenti imponendo un modello nel quale le funzioni e le competenze del personale Ata e dei docenti sono imposti gerarchicamente. Insomma, il Governo punta a completare, con il contratto, il progetto di destrutturazione della scuola pubblica avviato con la riforma-Moratti".
Muro contro muro, dunque. Ma la trattativa porsegue...
"Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno presentato un pacchetto di contro-proposte. Una cosa però è chiara: per il sindacato la bozza di contratto, che stravolge le attuali regole di democrazia, non è assolutamente emendabile. Ogni confronto deve partire dal suo ritiro. Non siamo disponibili ad avallare nessuna delle ipotesi del Governo. All'esito dell'incontro di domani valuteremo la qualità e i modi della mobilitazione e delle iniziative di lotta"
re. sa.


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