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Mattino-Nuovo contratto e riforma, giovedì parte il confronto

Nuovo contratto e riforma Giovedì parte il confronto SALVO SAPIO Tre mesi di silenzio con il rinnovo del contratto alle porte e una riforma che fatica un po' a farsi digerire dal personale della...

07/05/2002
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Il Mattino

Nuovo contratto e riforma
Giovedì parte il confronto
SALVO SAPIO
Tre mesi di silenzio con il rinnovo del contratto alle porte e una riforma che fatica un po' a farsi digerire dal personale della scuola. Torneranno a parlarsi giovedì governo e sindacati della scuola, dopo l'ultimo incontro tenutosi il 21 febbraio, in un vertice che non promette, però, particolari novità. Piuttosto si dovrebbe trattare di una ripresa del dialogo, un'occasione per mettere le carte in tavola. "Da parte nostra il discorso è chiarissimo - spiega il segretario della Cgil, Enrico Panini - Ci sono tre punti su cui non faremo alcun passo indietro e per i quali in passato abbiamo già avuto assicurazioni da parte dell'esecutivo. Chiederemo al Governo di rispettare l'impegno sul piano d'investimento che, stando a quanto affermò lo stesso Berlusconi, dovrebbe ammontare a 19mila miliardi di vecchie lire; chiederemo una manovra d'indirizzo univoca, che blocchi il taglio delle cattedre; chiederemo che ogni tipo di riforma sia preceduta da un confronto con chi rappresenta i lavoratori della scuola". Domani, invece, la Moratti riceverà i rappresentanti della Gilda che torneranno a proporre la separazione delle aree contrattuali per docenti e non docenti.
Le scadenze, d'altro canto, sono davvero serrate per il mondo della scuola. Se incombe il rinnovo di un contratto delicatissimo per il futuro del personale, è altrettanto vero che c'è da varare la riforma e che va definita con attenzione la vicenda degli organici. "L'esecutivo ha preso degli impegni precisi con i lavoratori della scuola - commenta Massimo Di Menna, leader della Uil - ecco perchè attendiamo una conferma dei patti. Verificheremo presto, quando in estate il Governo varerà il Documento di programmazione economica e finanziaria, se i finanziamenti per la scuola saranno concreti o non resteranno solo nelle promesse. Se gli impegni, in particolare quelli economici, venissero mantenuti, i tempi del confronto dovrebbero essere brevi. Se ci trovassimo di fronte ad un cambiamento di scenario la nostra determinazione è tale che siamo pronti già da giovedì, al termine dell'incontro con la Moratti, ad avviare un percorso di lotta sindacale".
Sono scattate questa settimana, intanto, migliaia di consultazioni e confronti nelle scuole di tutta Italia proprio sulla questione del rinnovo del contratto della scuola, scaduto il 31 dicembre 2001. I sindacati confederali di categoria hanno infatti messo a punto, una sorta di piattaforma delle richieste contrattuali, che porteranno ora negli istituti per aprire una discussione con i docenti. Fra i capitoli sui quali intervenire, i sindacati fanno riferimento, in particolar modo, al "sostegno alle condizioni contrattuali e professionali dei docenti e del personale ata". Rivendicano inoltre la "definizione di un rapporto crescente fra investimenti in istruzione e formazione". L'obiettivo da perseguire, per la parte economica, affermano i rappresentanti dei lavoratori, è il "pieno riconoscimento, nell'ottica dell'equiparazione alle retribuzioni europee, della complessità del profilo e delle prestazioni, anche in riferimento alle innovazioni in atto, perchè la retribuzione degli insegnanti in Italia non è ancora adeguata".


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