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Mattino-Norme illegittime la Cgil alza gli scudi

Norme illegittime la Cgil alza gli scudi I sindacati non ci stanno. Dalla Cgil allo Snals, dure le critiche contro la riforma: il 24 marzo, i sindacati della scuola scenderanno in campo contro la ri...

14/03/2003
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Il Mattino

Norme illegittime la Cgil alza gli scudi
I sindacati non ci stanno. Dalla Cgil allo Snals, dure le critiche contro la riforma: il 24 marzo, i sindacati della scuola scenderanno in campo contro la riforma, i posti di loavoro che salteranno, per il rinnovo del contratto. E la Cgil Scuola griderà il suo "no alla riforma" il 12 aprile nella manifestazione nazionale organizzata a Roma, a piazza San Giovanni.
Scardinano i sindacati, punto per punto, la legge sulla scuola. "I suoi effetti saranno dirompetenti - denuncia Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil scuola - Un anno in meno di scuola obbligatoria; - circa 50 mila studenti che, iscrittisi a gennaio per assolvere l'obbligo nella secondaria, ora avranno una ragione in meno per continuare gli studi; l'introduzione dell'anno anomalo: a 15 anni si senza obbligo scolastico e senza possibilità di fruire di altri percorsi per i quali l'età minima di accesso è di 16 anni; l'anticipo nelle iscrizioni per la materna e elementare in condizioni icerte".
"Legge illegittima sul versante costituzionale" dice Panini. Più cauto Fedele Ricciato, segretario nazionale dello Snals scuola: "Il vero problema: è il vincolo della copertura finanziaria per ciascun decreto delegato, inevitabilmente condizionato dalle annuali finanziarie. Il nodo da sciogliere è l'attuazione di politiche mirate per il personale della scuola. Retribuzioni adeguate, reclutamento, consistenza e stabilità degli organici".
Ora "va aperto il confronto con il sindacato per la definizione dei decreti di attuazione - afferma Massimo DI menna, segretario generale della Uil Scuola -. Desta preoccupazione l'esito del disegno di legge Bossi che attribuirebbe alle regioni competenze esclusive sulla formazione, con il risultato di avere nel Paese 22 sistemi scolastici diversi".
Se la Cisl condanna, tra gli altri punti, il sistema duale di istruzione e formazione "non ben definito" il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi commenta: "È una sconfitta per la scuola pubblica, è la vittoria della scuola-impresa. Uno spiraglio conflittuale resta aperto, perchè i decreti applicativi, che daranno carne e sostanza all'orrendo 'scheletro normativo' dovranno affrontare il dibattito e l'approvazione parlamentare".
Gli studenti dell'Uds annunciano barricate e proteste lunghe i due anni in cui dovranno essere definiti i decreti attuativi mentre quelli di Alternativa studentesca soddisfatti definiscono la rifoma "una rivoluzione copernicana"


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