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Mattino-Decreto Moratti, pressing sull'università per far partire i corsi abilitanti speciali

CONFERENZA CON IL SOTTOSEGRETARIO APREA Decreto Moratti, pressing sull'università per far partire i corsi abilitan...

10/01/2003
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Il Mattino


CONFERENZA CON IL SOTTOSEGRETARIO APREA
Decreto Moratti, pressing sull'università
per far partire i corsi abilitanti speciali
CARMINE AURILIO
Il decreto Moratti n.1267 del novembre scorso (abilitazione per classi in soprannumero) e il disegno di legge n.2480 del marzo 2002 (immissione in ruolo dei docenti di religione) saranno esaminati oggi nel corso di una conferenza stampa, convocata dal parlamentare aversano Paolo Santulli, componente la commissione cultura della Camera, con la partecipazione del coordinatore provinciale di Fi Nicola Cosentino e del sottosegretario al Miur, Valentina Aprea.
Saranno illustrate e discusse le novità introdotte nel mondo della scuola da questi due provvedimenti, con particolare attenzione al Decreto Moratti, che riguarda la possibilità di iscrizione al secondo anno delle scuole di specializzazione interuniversitarie (Sissi), di quanti in possesso del diploma di specializzazione sul sostegno o Isef o Accademia di Belle Arti o Conservatorio di musica o Istituto musicale pareggiato sono ancora sprovvisti di abilitazione all'insegnamento. Proprio questo decreto ha suscitato notevoli aspettative nei circa 10 mila soggetti che in provincia si trovano in queste condizioni. Aspettative purtroppo disilluse in quanto le università non si sono finora attivate per ampliare il numero degli iscritti alle scuole come previsto dal decreto. "Ci sentiamo beffati due volte - afferma un gruppo di aspiranti - a causa della mancanza di concorsi ordinari per le classi di insegnamento a cui possiamo partecipare e per la mancata applicazione da parte del mondo accademico del decreto".
Cosa sta accadendo, abbiamo chiesto all'onorevole Santulli. "È una situazione che si spiega con le rivendicazioni di ulteriori fondi per le università fatte dalla conferenza dei rettori - risponde Santulli - e che comunque non deve inficiare o snaturare lo spirito del decreto. Bari e la Sicilia, in verità, stanno approntando i questionari per le iscrizioni. Uguale cosa dovranno fare le altre università, nel rispetto della loro autonomia istituzionale". Nel frattempo, però, i corsi si sarebbero dovuti attivare in questo mese per concludersi il 25 luglio, onde consentire la spendibilità della conseguita abilitazione all'interno delle nomine per l'anno scolastico prossimo. "Saranno garantite a tutti gli interessati che ancora non hanno avuto la possibilità di concorrere ai nuovi posti - continua Santulli - le stesse opportunità previste dal decreto. O con lo slittamento della data di chiusura o con la possibilità di richiesta di inserimento sub iudice nelle graduatorie degli abilitati. È un'opportunità che la scuola non può perdere". Anche per quanto attiene gli insegnanti di religione, precisa Santulli, "è un preciso dovere mettere ordine nel settore e garantire quanti per anni hanno offerto il loro contributo alla crescita formativa dei ragazzi. E non è vero che si potrà passare su altra disciplina indiscriminatamente, ma solo in presenza di perdita di posto".


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