Mattino-Bertagna, padre della riforma: Il test sarà rigorosissimo

Bertagna, padre della riforma: Il test sarà rigorosissimo
GIUSEPPE Bertagna è stato considerato, fino all'approvazione del disegno di legge delega da parte del governo, come il padre della riforma ora del tutto rivista. E come l'estensore dei nuovi programmi, nei quali qualcuno intravede, dal momento che aveva avuto un ruolo importante con i precedenti ministri Berlinguer e De Mauro, vecchie proposte riscritte e modificate nei nomi ma non nella sostanza.
Una paternità, questa, che Bertagna smentisce, dal momento che si dichiara solo come "un consulente chiamato dal direttore dei programmi Pasquale Capo e dal coordinatore delle nove commissioni di lavoro, Silvio Criscuoli".
Professor Bertagna, che cosa sa dei nuovi programmi, visto che esistono le bozze e ora si parte con la sperimentazione?
"Le linee sono state approvate dai responsabili, ma come consulente ne so qualcosa. Sulla stesura definita da qualcuno 'frettolosa' è indispensabile fare un chiarimento perché il lavoro di partenza prevedeva ampie discussioni".
E poi?
"Ci è stato riferito che la legge sarebbe stata approvata da almeno un ramo del Parlamento entro l'estate. C'era un anno di tempo per fare quel dibattito pubblico indispensabile quando si pensa di ridefinire i piani di studio di tutti i vari ordini di scuola. Erano previsti per settembre un forum su internet, discussioni accademiche, tutto ciò che è necessario per approfondire un tema così delicato".
Non c'è la riforma ma si parte con il test.
"Il ministro ha deciso di partire con la sperimentazione e le commissioni in breve tempo hanno messo a fuoco quello che è il quadro complessivo su cui si sono definite le linee per il test, che sarà rigorosissimo. Tutto verrà monitorato da universitari, da un comitato tecnico scientifico di alto livello, per vedere se la teoria messa a punto effettivamente funziona".
A suo avviso i docenti sono pronti per partire subito con la sperimentazione?
"La potranno fare le persone che sono mature per farla, non tutte. Ci sarà, poi, una selezione tra chi ha già lavorato in una certa ottica e chi è intenzionato a compiere alla svelta un percorso formativo per poter mettere a fuoco le ipotesi in discussione. L'aspetto importante della riforma e della discussione è la sottrazione della scuola alla gestione della burocrazia amministrativa centralizzata, una destatalizzazione che sta avvenendo in tutto il mondo.
Il titolo V della Costituzione prevede proprio questo, con il forte coinvolgimento di tutti gli enti locali con le diverse realtà scolastiche che tengono conto delle esigenze delle famiglie senza dipendere dagli schemi rigidi imposti fino ad oggi".