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Manifesto-Uniti contro la grande kermesse

A Napoli l'assemblea nazionale dell'Uds. Che si prepara a contestare Moratti FRANCESCA PILLA - NAPOLI Napoli invasa dagli studenti: per un giorno la città diventa la casa della scuola. ...

08/12/2001
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il manifesto

A Napoli l'assemblea nazionale dell'Uds. Che si prepara a contestare Moratti
FRANCESCA PILLA - NAPOLI

Napoli invasa dagli studenti: per un giorno la città diventa la casa della scuola. Le iniziative dei movimenti studenteschi contro la riforma Moratti e gli stati generali di Foligno partono da una città del meridione "per testimoniare i disagi delle scuole del Mezzogiorno".
I lavori iniziano la mattina, abbastanza presto: l'Unione degli studenti tiene un'assemblea nazionale all'Università Federico II. Ci sono centinaia di giovani: l'aula magna messa a disposizione per il dibattito non basta, i ragazzi sono troppi. Freneticamente si cerca una soluzione alternativa, per permettere a tutti di ascoltare. Nonostante il freddo tagliente la decisione è quella di spostarsi nel cortile delle statue dell'Università. Alcuni studenti si accovacciano in terra, altri tappezzano i muri con gli striscioni che porteranno a Foligno. Sui teli e i cartelloni appesi si legge tutta la rabbia e il timore che "lo studio non è più un diritto, ma un privilegio". Finalmente con un altoparlante si dà il via ai lavori. Si susseguono gli interventi dei "delegati" venuti un po' da tutta Italia: Piemonte, Lombardia, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Puglia. Ad alta voce vengono gridate le ragioni di chi non vuole "una scuola trasformata in azienda". Si tenta di discutere su una decisione - tagliare i fondi alla scuola pubblica - che i ragazzi stentano a credere possibile. Si ritagliano le specifiche situazioni regionali. Alessio Brancamore dell'Uds di Siracusa spiega per esempio che "la giunta regionale ha offerto 100 miliardi di buoni per pagare le rette dei ragazzi della scuola privata, mentre solo 30 sono stati dati agli studenti a basso reddito nel pubblico". Ma nelle altre regioni la situazione non è molto diversa. Dopo alcune ore l'assemblea si scioglie e si dà appuntamento nel pomeriggio. La sfida rilanciata da Napoli, tra gli applausi di una platea molto attenta, è quella ripetuta negli ultimi giorni: "Fermiamo Moratti, uniamoci contro gli stati generali". L'Uds ha già deciso di organizzare una vera e propria "trasferta" per raggiungere Foligno il 19 e 20 dicembre.
Intanto, alla sede della Filcam, è in corso un'altra assemblea. L'Unione degli Universitari, l'Udu, ha discusso su un altro tema caldo: gli alloggi per gli studenti fuori sede. Proprio in controtendenza con la linea del governo, gli universitari chiedono fondi, l'istituzione di studentati e la legalità per quelli già occupati. Un'ora per mangiare e nel pomeriggio l'Uds si riunisce nuovamente. Questa volta nell'aula magna di Scienze politiche. Si entra nel pieno della discussione: la finanziaria 2001. E' Claudia dell'esecutivo nazionale a fare il punto della situazione. "La decisione della Moratti - spiega - di tagliare 2000 miliardi alla scuola pubblica è gravissima. Non solo per le ricadute pratiche, ma anche per l'idea che contiene in sé: l'autofinanziamento delle scuole. Questo costringerà gli istituti a recepire fondi dai privati sul territorio. Il rischio è di subordinare il sapere alle scelte dei privati". Si discute intensamente, poi, del problema dell'equiparazione degli insegnanti della scuola pubblica e di quella privata, della commissione interna per l'esame di maturità che favorisce i "diplomi facili", dell'ora di religione, del ruolo che la scuola ha nell'offrire pari opportunità a tutti gli studenti. Chiude così poco prima delle sei una delle assemblee più importanti prima degli stati generali, e nel darsi appuntamento a Foligno gli studenti chiedono "10.000 miliardi per il diritto allo studio, che aiutino soprattutto gli istituti più disagiati nel Mezzogiorno".
Ma la giornata non è ancora finita. L'Unione degli studenti lascia la facoltà per raggiungere piazza Matteotti. Qui s'incontrano con gli Studenti in movimento - protagonisti di numerose proteste e occupazioni - e con la rete no global. Il motivo è importante: una fiaccolata di solidarietà per la Palestina.


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