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Manifesto-Scuola media, le regole di Moratti: obbligo di frequenza, voti concordati con i genitori

Scuola media, le regole di Moratti: obbligo di frequenza, voti concordati con i genitori Più discipline, meno ore di lezione, obbligo per ogni alunno di frequentare almeno 825 ore l'anno, voti con...

08/01/2003
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il manifesto

Scuola media, le regole di Moratti: obbligo di frequenza, voti concordati con i genitori

Più discipline, meno ore di lezione, obbligo per ogni alunno di frequentare almeno 825 ore l'anno, voti concordati tra docenti e genitori. E' questa la nuova scuola media secondo Letizia Moratti, così come prefigurata dalle "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di 1° grado", emanate dal ministero dell'istruzione alla vigilia di Natale. "L'orario annuale obbligatorio delle lezioni - si legge nel documento - comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche e all'insegnamento della religione cattolica, è di 900 ore annuali" contro le 990 attuali. E al posto del tempo pieno, che andrà in pensione, "ogni istituzione scolastica... mette a disposizione dei ragazzi e delle famiglie un'offerta formativa aggiuntiva fino a 200 ore annue", che potranno essere utilizzate sia con funzione di recupero che di sviluppo dell'eccellenza. Da parte loro i ragazzi sono obbligati a frequentare almeno 825 ore di lezione l'anno, mettendo insieme offerta formativa obbligatoria e aggiuntiva. Saranno quindi 15 i giorni complessivi di assenza consentiti: indipendentemente, sembra di capire, dal profitto scolastico. Le ore di lezione diminuiscono, le discipline di insegnamento invece proliferano. Rispetto alle ormai classiche otto materie più la religione, nelle Indicazioni nazionali compaiono 18 materie: 11 discipline, 6 "educazioni" e la religione cattolica. E per giunta le nuove materie saranno insegnate dagli stessi professori delle discipline tradizionali.

Tra le novità del documento emanato dal ministero, che suscita la perplessità sia dei docenti che degli studenti, c'è anche il "dovere" per gli insegnanti di concordare i voti degli studenti con i genitori. Gli studenti sono preoccupati in particolare per la la frequenza obbligatoria. Se fosse in cantiere anche per le scuole superiori, infatti, il ministro Moratti avrebbe trovato un modo di arginare occupazioni e proteste decisamente più elegante degli sgomberi forzati. (laura genga)


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