Manifesto-SCIOPERO GENERALE-Domani tutti fermi per i diritti. La Cgil denuncia la Moratti per comportamento antisindacale

SCIOPERO GENERALE
Domani tutti fermi per i diritti. La Cgil denuncia la Moratti per comportamento antisindacale
Domani l'Italia si ferma, almeno quella che vuole difendere i diritti - magari estenderli - e la dignità di chi lavora. Lo sciopero generale indetto dalla Cgil già da alcuni mesi contro le deleghe sul lavoro, il "Patto per l'Italia" e in difesa dell'articolo 18, nelle ultime settimane si è caricato di significati, dall'opposizione alla finanziaria a quella contro la guerra che si annuncia all'orizzonte. 120 manifestazioni in tutti i capoluoghi di provincia - con una regionale a Torino, in relazione al "caso-Fiat" - raccoglieranno l'adesione non solo del mondo del lavoro ma anche di tutta la società italiana che intende fare di questa giornata la principale scadenza di opposizione al governo. Ieri Guglielmo Epifani ha ricordato le ragioni dello sciopero - vecchie e nuove - ne ha ribadito la giustezza denunciando anche che in Italia si rischiano quasi 300.000 licenziamenti, se all'attacco ai diritti si sommano le crisi industriali in atto - a partire da quella Fiat - e le misure contenute nella finanziaria. La vigilia dello sciopero è stata caratterizzata anche da un evento senza precedenti: la Cgil ha annunciato che denuncerà il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, per "comportamento antisindacale", perché il ministero ha fatto di tutto per ignorare lo sciopero della Cgil - per legge sarebbe tenuto a darne avviso agli interessati - e, anzi, si è prodigato per non farlo riuscire, con minacce e pressioni di ogni genere nei confronti degli insegnanti