Manifesto-Oggi a Roma la manifestazione indetta dai Cobas.

PUBBLICO IMPIEGO
Oggi a Roma la manifestazione indetta dai Cobas. Contro la Moratti e le politiche di privatizzazione

Non si sono spenti i riflettori sulla fatidica data del 15 febbraio, cioè oggi, come ci si sarebbe potuto aspettare dopo la revoca dello sciopero del pubblico impiego da parte di Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione nazionale indetta a Roma dal sindacalismo di base, che parte stamattina alle 10 da piazza Esedra, ha finito per raccogliere l'adesione di tantissimi lavoratori che avevano inteso l'appuntamento di oggi come una protesta contro le politiche neoliberiste del governo. E che oggi grideranno il loro dissenso contro l'abolizione dell'articolo 18, la privatizzazione del sistema previdenziale e l'attacco alla scuola, alla sanità e ai servizi pubblici. Ma non dimenticheranno la guerra in Afghanistan e quella sempre più drammatica in Palestina, portando in piazza l'alternativa di "un altro mondo possibile". Che si nutre, ora più che mai, della richiesta diffusa di uno sciopero generale, anzi, di uno "sciopero generale di cittadinanza".
Molto di più di uno sciopero del pubblico impiego, quindi, e che per questo ha ricevuto la spinta e l'adesione del movimento di ritorno da Porto Alegre. La scuola sarà di certo lo spezzone più numeroso per questo primo appuntamento dopo il sì del Consiglio dei ministri alla riforma Moratti. E visto che oggi scioperano anche Snals e Gilda si prevedono numeri da record per le astensioni dal lavoro nelle scuole