Manifesto_L'opposizione insorge

L'opposizione insorge
In coro contro il "culto della personalità". Moratti nel mirino
La maggioranza non può fare molto più che trincerarsi dietro l'"eccesso di zelo" di qualche oscuro funzionario del ministro dell'istruzione, come fanno il centrista Marco Follini e il nazional-alleato Riccardo Pedrizzi. Oppure farne una questione di "buono o cattivo gusto", come fa il cattolico Rocco Buttiglione appellandosi comunque al rispetto patriottico al premier. Ma l'inserimento di una frase di Silvio Berlusconi (insieme alla santificazione del "libro nero del comunismo", da sempre tra i regali preferiti del premier) tra le citazione "classiche" da tema di maturità si è trasformata in un rovinoso scivolone per la ministra Letizia Brichetto Moratti e per l'intero governo. Tanto da suscitare anche l'ironia del capogruppo dlel'Udc Luca Volonté: "Evidentemente la commissione ministeriale avrà fatto un refuso, forse voleva sottoporre un testo di De Gasperi...". Ma dall'opposizione i toni assai più netti: "Vedo che la sindrome Ceaucescu prende piede nel centrodestra - apre il fuoco il segretario della Quercia Piero Fassino - Dopo un Tg1 di stile rumeno adesso abbiamo anche un esame di maturità rumeno. A quando la distribuzione gratuita, nelle scuole, a tutti gli studenti, dell'opera omnia di Berlusconi?". Da parte dei Ds parte perciò un'offensiva in piena regola nei confronti della ministra Moratti. "Venga domani (oggi, ndr) in senato a rispondere alle nostre interrogazioni", chiede Maria Grazia Pagano. Che spiega: "E' gravissimo che nel tema storico che trattava del totalitarismo, sia stato inserito un brano tratto dal `Libro nero del comunismo'. E' altrettanto grave e stupefacente che tra i materiali per il tema sull'acqua figurasse addirittura una frase di Berlusconi, che contiene anche un errore perché parla di sviluppo autosostenibile, invece che di sviluppo ecosostenibile".Per altro, osserva l'ambientalista Ds Fulvia Bandoli, "il suo governo è stato ed é sicuramente quello che ha fatto più danni all'ambiente e all'ecosistema".

Le ironie, naturalmente, si sprecano: "Forse Berlusconi è stato citato perché, quale unto del signore, si crede in grado di camminare sulle acque", dice il ds Pietro Folena ricordando che "introdurre citazioni di esponenti politici di governo è pratica comune nei regimi" e chiedendo le dimissioni della ministra: "L'istruzione è una cosa che non la riguarda". Stessa richiesta che viene dal segretario del Pdci Oliviero Diliberto: "La ministra Brichetto se ne deve andare al più presto - dice augurandosi che qualche studente sporga querela - Mai nella storia della nostra democrazia si era arrivati così volgarmente in basso. Solo con Mussolini si era arrivati a tale culto della personalità". Insomma, fa eco Franco Monaco per la Margherita, "la piaggeria del ministro Moratti è pari alla sua insensibilità per l'autonomia della cultura e della scuola".

"Siamo arrivati a un tal punto di valorizzazione del culto della personalità per cui vengono propinate agli studenti pensieri e opinioni del presidente del consiglio", commenta il capogruppo del Prc Franco Giordano rivedendo nel premier "un emulo di Kim il Sung". Mentre il coordinatore della Margherita Dario Franceschini, osservando che "hanno perso completamente anche il senso del ridicolo", si affida uno slogan del `68: "Una risata li seppellirà".