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Manifesto-Finanziaria occupata

Finanziaria occupata Resistono i rettori, gli studenti si mobilitano Passato e presente Alla commissione cultura della camera passa una risoluzione che invoca la censura sui libri di storia. Viola...

12/12/2002
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il manifesto

Finanziaria occupata
Resistono i rettori, gli studenti si mobilitano
Passato e presente Alla commissione cultura della camera passa una risoluzione che invoca la censura sui libri di storia. Violante: "Disperazione autoritaria della destra. Grande rischio per le libertà". Intanto nelle università scoppiano le occupazioni contro la finanziaria
IAIA VANTAGGIATO
Irettori non mollano, gli studenti occupano, la temperatura negli atenei sale di grado, le scuole si mobilitano. Alle parole di Tremonti - costretto suo malgrado a promettere "stanziamenti certi ed adeguati" per l'università e la ricerca dopo le "magnifiche dimissioni" di ieri - evidentemente non ha creduto nessuno. Non i rettori che continuano a resistere in attesa di gesti concreti; non i ricercatori, i docenti e i presidi di facoltà che, con insolita solerzia, hanno promosso incontri e partecipato a dibattiti per denunciare la grave crisi finanziaria in cui versa l'università mentre c'è chi arriva persino a proporre - è il caso di Franco Belli, preside della facoltà di economia dell'università di Siena - le dimissioni in blocco di senati accademici, direttori di dipartimento e presidi di facoltà.

Di certo nel trappolone di Tremonti non sono cascati gli studenti universitari che con un appello diramato dall'Udu (l'Unione degli Universitari) arrivano a proporre una serrata per il prossimo 16 dicembre: vale a dire una interruzione completa della didattica con astensione collettiva di studenti, personale tecnico-amministrativo, dottorandi e specializzandi, ricercatori e docenti di tutte le università (www.udu.org).

E l'aria che comincia a respirarsi in numerosi atenei italiani consente l'azzardo: ovunque assemblee, cogestioni, occupazioni. A Siena, assemblee affollatissime si sono tenute ieri nelle facoltà di lettere e economia mentre per oggi è prevista una assemblea generale d'ateneo. Occupata, a Cagliari, la facoltà di ingegneria in segno di protesta contro l'aumento delle tasse; in cogestione, la facoltà di chimica di Bologna dove - domani - verrà sospesa la didattica. A Cosenza, occupazioni itineranti e interruzioni delle lezioni: tappe intermedie per arrivare alla cogestione e al blocco delle attività didattica. Assemblee generali e dibattiti previsti, per oggi, in tutte le facoltà dell'università di Bari dopo il sit-in di ieri davanti al senato accademico. A Perugia, centinaia di studenti discutono da ore per decidere l'occupazione mentre a Roma è stato contestato Gasparri e un sit-in organizzato davanti alla Regione contro la legge "Laziodisu" che privatizza il diritto allo studio ha centrato il bersaglio: la legge è stata ritirata.

Ma il vero colpo grosso l'ha fatto l'ateneo fiorentino. Le notizie arrivano poco per volta ma in un crescendo continuo: prima la mobilitazione di tre giorni - decisa dal senato accademico e dal consiglio d'amministrazione dell'università - in segno di protesta "per la grave penalizzazione che la legge finanziaria impone all'università italiana". Quindi la decisione di sospendere, per oggi, l'attività didattica "al fine di favorire - parola del governo dell'ateneo - la partecipazione di docenti e studenti alle assemblee che verranno convocate nelle diverse facoltà". E infine l'occupazione - di cui si sono fatti promotori gli "Studenti di sinistra" dell'ateneo - delle facoltà di agraria, ingegneria, lettere e filosofia, scienze e scienze politiche.

E i rettori? Seppur dimissionari, domani saranno in università. Per occuparsi ancora dell'ordinaria amministrazione - come ha tenuto a precisare Piero Tosi - ma soprattutto per occuparsi di questa finanziaria e aprire una discussione pubblica: "Nei prossimi giorni i senati accademici discuteranno a porte aperte". Martedì prossimo, intanto, i rettori saranno ascoltati dalla commissione istruzione del senato mentre, nel frattempo, si moltiplicano gli attestati di solidarietà: "La loro - dichiara il coordinatore della conferenza dei consigli regionali italiani, Riccardo Nencini - è una protesta sacrosanta oltreché una occasione di confronto"; "riconoscente appoggio" esprimono i colleghi del Cipur, sostegno totale viene da Verdi, Ds e Margherita mentre all'appello dell'Udu risponde lo Snur, il sindacato universitario della Cgil. E indicazioni di buon senso arrivano persino dall'astuto Fassino: attenzione - esorta - a quel "è già tutto risolto".


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