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Manifesto-Con gli atenei è grande freddo Letizia Moratti chiede una tregua ma la Crui tace e aspetta i fatti

CONFERENZA DEI RETTORI-MIUR Con gli atenei è grande freddo Letizia Moratti chiede una tregua ma la Crui tace e aspetta i fatti M. BA. L'università italiana nell'era del centrodestra è sull'orl...

24/09/2003
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il manifesto

CONFERENZA DEI RETTORI-MIUR
Con gli atenei è grande freddo Letizia Moratti chiede una tregua ma la Crui tace e aspetta i fatti
M. BA.
L'università italiana nell'era del centrodestra è sull'orlo del tracollo economico e gestionale. Alla crisi finanziaria ormai cronica si accompagnano però maldestri e malcelati tentativi di riforma. Tra cui quello, venuto alla luce il 17 settembre scorso, che avrebbe sancito la morte dell'autonomia gestionale degli atenei italiani. L'ennesimo decreto fantasma, preparato all'improvviso da anonimi esperti dei dicasteri dell'Istruzione e dell'Economia. Un'ulteriore schiaffo alla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui). Il secondo in pochi giorni, dopo quello già sferrato a Berlino grazie alla inedita decisione del ministro Moratti di non portare alla conferenza europea sulle università nessun rappresentante della Crui. Tra i responsabili delle università e il ministro è quindi sceso da tempo il gelo. Una distanza colmata a stento dall'incontro di ieri, al termine del quale Letizia Moratti è stata costretta a una chiara retromarcia. Il ministro infatti ha voluto rimarcare la "collaborazione e gli obiettivi condivisi" con la Crui e ha dovuto sminuire la portata del decreto fantasma. Una voglia di accordo che si accompagna alla promessa di un miliardo di euro per l'università e allo sblocco delle assunzioni del personale docente e amministrativo. Gelida la risposta della Crui, che si limita a prendere atto delle promesse del ministro. Anche l'opposizione è preoccupata. Certo, l'abbandono dell'ipotesi centralistica voluta dalla coppia Moratti-Tremonti è una buona notizia per i senatori dell'Ulivo in commissione istruzione, che apprezzano i "toni diversi" usati ieri dalla Moratti. Basta con la "politica tentennante e punitiva nei confronti delle università" portata avanti fin qui, dice il diessino Luciano Modica. Eppure Alba Sasso, deputata della Quercia nell'omonima commissione della camera ricorda che delle parole del ministro c'è poco da fidarsi, visto che sui fondi per la scuola la Moratti ha promesso molto e mantenuto ben poco. In ogni modo, dice Flaminia Saccà, respnsabile università e ricerca per via Nazionale, "l'autonomia delle università è a rischio e non è accettabile in nessun caso uno scambio tra i finanziamenti, che sono necessari e dovuti, e la piena autonomia degli atenei".


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