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Ma ai ragazzi spieghiamola insieme alla storia

Sarebbe davvero prezioso uno sforzo per far comprendere davvero la nostra Carta, a partire dalle fondamenta dell’equilibrio fra i poteri e del ruolo decisivo degli organi e delle figure di garanzia.

27/11/2018
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la Repubblica

Guido Crainz

E' una splendida notizia, la Costituzione e la cittadinanza come argomento del colloquio orale dell’esame di maturità: come tema cioè su cui misurare la maturità dei giovani cittadini (e dei loro insegnanti), nel senso più pieno del termine.

C’è solo da chiedersi cosa occorre fare perché sia una notizia vera.

Cosa deve fare cioè la scuola per mettere gli studenti nelle condizioni di rispondere realmente. Finora i segnali che erano venuti dal Ministero erano andati in direzione opposta, con l’esclusione della storia dalla prova scritta, e quindi con un sostanziale disincentivo allo studio della materia.

Ma come è possibile "raccontare" la Costituzione senza far conoscere a fondo la storia del nostro e di altri Paesi? Senza far comprendere il suo ruolo decisivo nel promuovere l’educazione alla democrazia dell’Italia uscita dal fascismo, e nell’orientare la trasformazione dell’Italia repubblicana? Senza "raccontare", in altri termini, quanto sia stato e sia ancora difficile realizzare quei principi (a partire dall’eguaglianza reale dei cittadini), quanti ostacoli vecchi e nuovi si oppongano.

Sarebbe davvero prezioso uno sforzo per far comprendere davvero la nostra Carta, a partire dalle fondamenta dell’equilibrio fra i poteri e del ruolo decisivo degli organi e delle figure di garanzia. A partire cioè da quel che i populisti illiberali di oggi, gli incriticabili "eletti dal popolo" negano ogni giorno. È un compito prezioso, che molti insegnanti italiani già svolgono e che oggi diventa un necessario impegno della scuola nel suo insieme. E se quell’impegno fosse carente potrebbe essere un terreno su cui promuovere iniziative che affianchino e integrino la scuola.

Potrebbe essere anche questa una forma di "disobbedienza civile" rispetto alla diseducazione quotidiana alla democrazia dei nuovi potenti: e in questo caso in applicazione di un’indicazione ministeriale. Meglio di così…


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