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M5s prova a scudare i dirigenti

Contro le responsabilità Covid e la sicurezza degli edifici

02/02/2021
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Raffica di emendamenti del Movimento 5 Stelle al decreto milleproroghe. Con un nuovo tentativo di scudo per i dirigenti scolastici sia contro il Covid che sulla sicurezza degli edifici. Il disegno di legge di conversione del decreto-legge 183/2020 (Ac 2845) è attualmente all'esame delle Commissioni riunite Affari costituzionali eBbilancio e tesoro della Camera in prima lettura. E il 28 gennaio scorso è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Che sono contenuti in un faldone di 526 pagine. Quelli sulla scuola riguardano l'articolo 5 del decreto-legge. Si segnalano quelli presentati da Vittoria Casa, presidente della commissione cultura di Montecitorio, e Virginia Villani, deputata del Movimento 5 stelle, entrambe dirigenti scolastiche, e ritenute vicine alla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina. Emendamenti che ruotano appunto sui presidi. Altro emendamento a firma 5stelle quello di Gianluca Vacca, che riguarda la stabilizzazione degli ex Lsu. Gli emendamenti in favore dei dirigenti scolastici riguardano la cessazione del vincolo di permanenza triennale nella sede di incarico, l'ampliamento dell'aliquota per la mobilità interprovinciale, un ulteriore incremento delle retribuzioni e lo scudo penale sia anti-Covid che per quanto riguarda le responsabilità riguardanti la sicurezza degli edifici scolastici.

Sono previsti anche emendamenti per ridurre il numero massimo di alunni per classe, la proroga del termine per l'adeguamento degli edifici scolastici e adibiti ad asili nido alla normativa antincendio, la proroga fino al 30 giugno delle supplenze sull'organico Covid e per eliminare il vincolo quinquennale nella permanenza della sede di prima assegnazione per i docenti neoimmessi in ruolo. In particolare, le modifiche proposte prevedono una deroga al vincolo di permanenza triennale dei dirigenti scolastici nella sede assegnata (5.28. Casa).

Attualmente la normativa vigente prevede che i dirigenti scolastici siano destinatari di incarichi di durata triennale. La deroga proposta dall'emendamento prevede che il vincolo di permanenza triennale non si applichi ai fini della mobilità interregionale dei dirigenti scolastici. E per favorire i trasferimenti tra regioni prevede anche l'ampliamento dell'aliquota dei posti da destinare alla mobilità interregionale dall'attuale 30 al 50%.

Per i docenti la normativa prevede, invece, il vincolo quinquennale nella sede di prima assegnazione e l'aliquota del 25% ai fini della mobilità interprovinciale. Un altro emendamento prevede la stessa deroga, ma con un ampliamento dell'aliquota per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici pari al 100% dei posti disponibili (5.34. Villani). Un altro emendamento prevede, inoltre, la totale equiparazione degli importi delle retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelli delle altre aree della pubblica amministrazione (5.35. Villani). L'emendamento, se approvato, comporterebbe un ulteriore considerevole aumento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici. Ma potrebbe essere dichiarato inammissibile perché non reca la prevista copertura finanziaria.

È stata presentata anche una proposta di modifica della legislazione vigente (5.31. Villani) che prevede il totale sgravio dalla responsabilità per i dirigenti scolastici relativo agli obblighi di segnalare all'ente locale proprietario dell'immobile eventuali situazioni rischiose in riferimento all'immobile stesso. E che impone all'ente locale di partecipare direttamente alla redazione del documento di valutazione dei rischi che, allo stato attuale, è di competenza del dirigente scolastico.

Infine, un'altra proposta di modifica prevede l'esenzione del dirigente scolastico dalla responsabilità penale in caso di fatti penalmente rilevanti collegati al Covid, qualora il dirigente abbia rispettato i protocolli (5.33. Villani). Un argomento su cui da tempo i presidi erano in attesa di una risposta. Un altro emendamento (5.26. Casa) prevede una proroga del termine per l'adeguamento alla normativa antincendio degli edifici e dei locali scolastici e degli edifici e dei locali adibiti ad asili-nido, rispettivamente, dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 (scuole) e dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2022 (asili-nido).

Il termine di adeguamento delle scuole è già scaduto. La proroga, in quest'ultimo caso, se approvata, comporterebbe anche l'esimente dalla eventuale responsabilità penale. Altri emendamenti prevedono la riduzione del numero massimo degli alunni per classe (5.32. Villani), la proroga fino al 30 giugno dei contratti di supplenza stipulati sull'organico Covid (5.30. Villani) e la riduzione dei tempi per la trasformazione da tempo parziale a tempo pieno dei contratti a tempo indeterminato di 4.485 collaboratori scolastici ex Lsu (5.29. Vacca).

Infine, cancella il vincolo di permanenza quinquennale nella sede di prima assegnazione per i docenti neoimmessi in ruolo un altro emendamento che, se approvato, consentirebbe agli stessi di partecipare alle operazioni di mobilità del 2021/2022 (5.37. Casa).


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