Libertà-Riforma Moratti, la Cgil si mobilita

Piacenza
Un manifesto contro la nuova normativa e un incontro pubblico
Riforma Moratti, la Cgil si mobilita

(ma.fe) Una forte sollecitazione rivolta a tutta la società a prendere parte attiva nella discussione sul modello di istruzione che la riforma Moratti andrà a disegnare negli anni a venire. E' questo il senso delle iniziative promosse dalla Cgil piacentina nei prossimi giorni, per ragionare sul destino della scuola italiana investita dalla nuova normativa che ha avuto il placet del Parlamento. A partire dal manifesto politico redatto dal sindacato che ha riscosso il consenso di altre associazioni di varia tendenza culturale (come Arci, Gruppo Abele, Pax Christi, Legambiente), e critica alle radici la nuova legislazione. "La controriforma Moratti - recita il documento - con i tagli che impediscono alla scuola pubblica di funzionare e con la legge delega appena approvata, danneggia gravemente i cittadini perché favorisce i pochi a danno dei molti ed accentua le differenze tra le classi sociali e i territori. La logica che sta perseguendo il governo Berlusconi è solo quella della riduzione: meno diritti, meno risorse, meno tempo a scuola e meno partecipazione democratica". "La riforma della scuola - viene puntualizzato - è necessaria e per questo occorre investire nelle ricerca e nell'innovazione e soprattutto sul sistema pubblico: l'unico in grado di garantire il pluralismo e l'integrazione multiculturale". Il manifesto è stato sottoscritto da molti amministratori locali piacentini, sindaci della provincia, assessori comunali e provinciali. Per l'8 aprile prossimo è previsto un incontro dal titolo 'Legge Moratti: le prospettive della scuola italiana. Involuzione o cambiamento?'. Interverranno dalle 16 e 30 alla Camera del Lavoro di Piacenza il segretario provinciale della Cgil Cesare Mori, il dirigente scolastico Gian Paolo Binelli, e Claudio Cattini, segretario della Cgil scuola dell'Emilia Romagna. Saranno presenti anche rappresentanti degli studenti, dei genitori e delle associazioni ed Enti locali. La grande mobilitazione nazionale, programmata in un primo tempo a Roma il 12 aprile prossimo, è stata spostata a causa degli eventi bellici: una manifestazione ci sarà comunque ma avrà al centro il tema della pace.

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