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Libertà On Line-Scuola, la riforma Moratti ora è davvero a rischio

da Libertà On Line Tremonti non è intenzionato ad aprire i cordoni della borsa. Se ne riparlerà nel 2003 Scuola, la riforma Moratti ora è davvero a rischio ...

20/07/2002
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da Libertà On Line
Tremonti non è intenzionato ad aprire i cordoni della borsa. Se ne riparlerà nel 2003
Scuola, la riforma Moratti ora è davvero a rischio

ROMA La maggioranza promette di farcela entro la fine del mese ma sarà difficile. Se tutto andrà bene, della riforma dei cicli scolastici se ne riparlerà nel settembre del 2003, con un anno di ritardo rispetto a quanto promesso dal governo e dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. E l'attesa non sarà indolore per le famiglie italiane. Tra le novità annunciate per il prossimo anno scolastico, c'era infatti la possibilità di anticipare di un anno l'ingresso alla scuola elementare, consentendo l'iscrizione dei bambini a 5 anni e non più a 6 come avviene oggi. Novità valida anche per le materne, con l'età di iscrizione che scende da 3 a 2 anni. Tutto invece è ancora fermo. La Commissione Istruzione del Senato, dove la legge si trova ormai da tempo, ha approvato solo il primo articolo e i lavori procedono a rilento anche a causa di una valanga di emendamenti presentati dall'opposizione. Il ministro Tremonti poi non sembra affatto intenzionato a aprire i cordoni della borsa per finanziare aumenti di spesa di cui non è stata ancora quantificata l'entità. Morale: se ne riparlerà molto probabilmente l'anno prossimo. Nonostante la situazione sia disperata, la maggioranza non sembra comunque rinunciare all'idea di far passare la riforma dei cicli scolastici prima della pausa estiva. Ieri il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi ha ribadito che il partito compirà "ogni sforzo per completare entro l'estate l'iter del Senato della legge delega sull'istruzione". Un impegno, ha detto Bondi, "ben presente" anche agli altri partiti della maggioranza. In realtà una speranza di poter consentire l'iscrizione alle elementari a 5 anni, c'è, come ricordava ieri il senatore di An Giuseppe Valditata, componente della commissione Istruzione. "Se riuscissimo ad approvare entro fine mese l'articolo 2 della legge, quello sull'articolazione di elementari, medie e superiori, il provvedimento potrebbe partire, anche se in via sperimentale". La corsa contro il tempo è dunque cominciata, ma i rischi di non farcela sono tanti. Una volta approvata dalla commissione Istruzione, infatti, la legge troverebbe ad attenderla una strada che è tutta in salita in discesa: "Il nodo - spiegano infatti i sindacati della scuola - è la copertura finanziaria". Ad aggravare le cose c'è poi il fatto che dal ministero delle Finanze non arrivano segnali positivi. Già nel gennaio scorso il ministro Tremonti aveva fermato il disegno di legge, allarmato dall'aumento di spesa. Stop in seguito dribblato da palazzo Chigi grazie a un escamotage, un decreto che affida al governo la legge delega per la riforma della scuola, attribuendosi in questo modo ogni decisione sui finanziamenti. Carlo Lania


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