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Libertà_Oggi il Senato approva la Riforma Moratti

Moratti Le numerose assenze nei banchi della maggioranza fanno slittare il voto finale "Un provvedimento d...

13/11/2002
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Moratti
Le numerose assenze nei banchi della maggioranza fanno slittare il voto finale


"Un provvedimento debole, precario, a rischio, che non sta a cuore neppure alla stessa maggioranza. Si vede che manca l'entusiasmo della Cirami", hanno commentato in una conferenza stampa i senatori dell'Ulivo. Salvo sorprese, dunque, il via libera alla riforma verrà dato questa mattina, dopo che il Senato avrà approvato l'ultimo articolo rimasto. Il testo passerà alla Camera. Ma gli articoli più importanti sono quelli approvati la scorsa settimana e rappresentano il vero cuore della riforma Moratti. Con essi il governo viene delegato ad attuare la riforma nei 24 mesi successivi alla data di entrata in vigore della legge. E' previsto il riordino dei cicli scolastici: una scuola dell'infanzia triennale, una scuola primaria di cinque anni, una scuola secondaria di primo grado di tre anni al termine della quale bisognerà scegliere se incanalarsi nel sistema dei licei (della durata di cinque anni) o nel sistema di formazione professionale (di quattro anni). Infine la riforma assicura a tutti gli studenti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno 12 anni o, comunque, fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Punti che ieri sono stati contestati dai senatori dell'Ulivo, per i quali la riforma "fa tornare indietro l'orologio della scuola". Nel mirino dell'opposizione ci sono in particolare l'abbassamento dell'obbligo scolastico a otto anni di studio, la mancata copertura finanziaria, l'obbligo per gli studenti a una scelta precoce tra istruzione e formazione professionale e l'indebolimento dell'autonomia degli istituti. "E' uno sciagurato atto di forza e vuole essere fatta passare solo per dire "abbiano fatto una legge sulla scuola", senza che sia stanziata una sola lira dal governo in Finanziaria senza una innovazione sostanziale rispetto al passato", hanno spiegato i Verdi. Per il diessino Enrico Morando "la riforma Moratti è una esplicita violazione della legge di contabilità", visto che pur prevedendo oneri aggiuntivi per lo Stato, rimanderebbe la loro copertura alle future leggi finanziarie. E a quest'ultima accusa ha risposto direttamente il ministro: "Il disegno di legge delega - ha spiegato Moratti - detta solo le norme generali, le regole e non ha necessità di nessuna copertura per sé; non ne ha bisogno né il disegno di legge delega, né i decreti legislativi". Carlo Lania
ROMAProcede a fatica e tra polemiche la discussione al Senato sulla riforma della scuola del ministro Moratti. Ieri sera, al termine di una lunga e infruttuosa giornata, l'aula di Palazzo Madama ha approvato altri quattro articoli, dopo i primi due della scorsa settimana, rimandando a questa mattina il voto sull'ultimo rimasto. Per farlo è stato necessario riconvocare l'aula per il primo pomeriggio, dopo che durante la mattina per ben quattro volte era mancato il numero legale. Un segnale chiarissimo che ha sottolineato lo scarso peso dato dalla maggioranza al testo preparato dal ministro dell'Istruzione, e ha permesso all'opposizione di ironizzare sul loro comportamento.



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