Libertà.Liceo artistico Cassinari, i professori insorgono: "Classi troppo numerose" la protesta

Piacenza
Liceo artistico Cassinari, i professori insorgono: "Classi troppo numerose" la protesta

I docenti del Liceo artistico "Bruno Cassinari" si sono riuniti recentemente in assemblea prendendo atto delle disposizioni del Csa di Piacenza (l'ex-Provveditorato) per quanto riguarda la definizione del numero delle classi per l'anno scolastico 2003-2004 e il relativo organico di diritto. Al termine dell'assemblea hanno sottoscritto un documento in cui "contestano fermamente il numero di classi assegnate che - affermano - è stato dettato da una logica puramente di risparmio economico a prescindere dalla quantità e dalla qualità del servizio erogato, della proposta formativa formulata e dell'utenza servita. Infatti a fronte di 568 studenti iscritti e frequentanti nel corrente anno scolastico si verifica l'anno prossimo, una presenza di 648 studenti che, considerando il tasso di discostamento storico del nostro istituto, può, con notevole verosimiglianza, aumentare ancora del 10% entro l'inizio dell'anno scolastico effettivo". Secondo gli insegnanti, questa situazione, a fronte di un immutato numero di classi (26), comporterà notevoli problemi: "Classi molto numerose con conseguenti problemi didattici e logistici molto gravi che non potranno non ricadere sulla qualità degli esiti formativi degli studenti. "Problemi didattici che significheranno rallentamento dell'attività didattica, perdite formative nelle fasce più deboli, mancato sviluppo delle potenzialità presenti e in generale disconoscimento dei diritti degli alunni di avere una scuola a misura delle capacità e potenzialità di ciascuno secondo la logica della scuola degli individui che pure il ministro Moratti dichiara di perseguire". "Problemi logistici che significheranno aule sovraffollate e ingestibili oltre che fuori norma secondo le leggi vigenti: ricordiamo che il tipo di didattica del nostro Liceo implica di per sè spazi e attrezzature imprescindibili per il suo corretto funzionamento". "Problemi logistici che significheranno inoltre gravi difficoltà se non impossibilità a gestire un orario didattico che ha di per sé già innumerevoli vincoli (poche aule speciali, palestre inesistenti, classi bi-indirizzo già istituite, docenti su più sedi, classi di bilinguismo...) e che vedrà, stando così le cose, un'ulteriore classe a bi-indirizzo". "Infatti - aggiunge il documento degli insegnanti - secondo l'assegnazione del Csa l'anno prossimo ci verrà negata una classe terza costringendo due dei quattro indirizzi del triennio da noi attivati a convivere in un'unica classe di 34 elementi (come minimo)". "Non ci sembra inutile ricordare a questo proposito - concludono - come la nostra scuola, improntata ad una logica di lavoro sperimentale, aperta al territorio, con frequenti e proficui scambi con il mondo culturale e produttivo della città e della provincia, abbia nel tempo dìmostrato di saper far fronte con impegno e disponibilità al cambiamento che il sistema scolastico oggi si trova ad affrontare. Ora queste scelte puramente numeriche ed economicistiche ci vedranno costretti in una logica punitiva che comprometterà certamente la qualità del servizio offerto pur garantendo noi comunque sempre il massimo dell'impegno possibile". I docenti protestano quindi fortemente "per la mancata assegnazione della classe terza che risulta per il nostro Liceo altamente punitiva, chiedono pertanto che venga rivisto il numero di classi assegnato al nostro Liceo Artistico Statale, invitando i genitori e gli studenti a mobilitarsi nella protesta comune".
Secondo gli insegnanti, questa situazione, a fronte di un immutato numero di aule (26), comporterà notevoli problemi