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Libertà-Guerra e riforma, la scuola sciopera Alle elementari le adesioni più alte

Manifestazione a Bologna. I sindacati: ha incrociato le braccia il 60% degli insegnanti Guerra e riforma, la scuola sciopera Alle elementari le adesioni più alte ...

25/03/2003
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Libertà

Manifestazione a Bologna. I sindacati: ha incrociato le braccia il 60% degli insegnanti
Guerra e riforma, la scuola sciopera Alle elementari le adesioni più alte


Lo sciopero del mondo della scuola ha fatto centro alle elementari. E' tra i docenti e il personale Ata delle scuole di primo grado di Piacenza che si è riscontrata la maggiore adesione allo sciopero indetto ieri dai tre sindacati confederali, dallo Snals e Gilda, che ha visto come momento clou una manifestazione a Bologna. Alcuni istituti della città ieri sono rimasti chiusi, come le elementari di San Lazzaro e Mucinasso, mentre le medie e le superiori, dove la percentuale degli aderenti alla mobilitazione ha oscillato intorno al 60% secondo i dati forniti dai sindacati, hanno funzionato a regime ridotto. In molti casi ieri a 'presidiare il forte' sono rimasti gli unici componenti del vasto mondo della scuola a non essere stati chiamati in causa dallo sciopero: i dirigenti scolastici. "Suona un po' strano per noi non prendere parte alla mobilitazione - ha raccontato Mariuccia Zavattoni, preside del III circolo - è un peccato perché tra noi dirigenti scolastici l'adesione sarebbe stata molto alta". "Purtroppo questo sciopero - le fa eco la collega del V circolo, Lidia Pastorini - non ha coinvolto il personale direttivo, come se non si facesse parte a pieno titolo del personale della scuola". Una simile partecipazione nelle elementari si spiega, forse, con la sovrapposizione delle motivazioni che stanno alla base della mobilitazione: rinnovo del contratto di lavoro, le mancate immissioni in ruolo e il taglio degli organici, con la recente approvazione della riforma Moratti e l'anticipo scolastico volontario nella prima classe delle elementari. "La nuova legge è un disastro - non usa mezzi termini Simona Corsi, maestra di Fiorenzuola, che ha preso parte insieme a un centinaio di piacentini alla mobilitazione di Bologna con i pullman organizzati per l'occasione da Cgil, Cisl e Uil - sarà un vero e proprio salto nel buio, una tragedia". "Ho partecipato alla manifestazione per protestare contro la riforma Moratti - ha spiegato Stefano Lanza, insegnante elementare - e contro il precariato, che rischia di minare la qualità dell'insegnamento". Al termine della giornata di ieri, dati alla mano, i sindacati hanno espresso soddisfazione sull'adesione allo sciopero. "Il 60% degli insegnanti e del personale Ata ha incrociato le braccia ieri, una percentuale che supera il 57% registrato in occasione dell'ultimo sciopero unitario della scuola del 16 aprile scorso - osserva Raffaella Morsia di Cgil scuola - mentre alle elementari si è raggiunta una quota che tocca il 70 - 75%, e in alcuni istituti come al 'Colombini' si è arrivati al quasi 100% di adesione allo sciopero da parte del personale tecnico e amministrativo". Da segnalare anche il 68% del 'Mattei' di Fiorenzuola, istituto superiore di cui Libertà si è occupata diffusamente nei giorni scorsi, perché rischia di perdere tre classi per il prossimo anno scolastico. Alla mobilitazione di ieri ha aderito anche la Gilda, che in una nota sottolinea il proprio rifiuto alla guerra "strumento illegittimo di risoluzione delle controversie tra i popoli". E proprio questo elemento, l'aver messo insieme rivendicazioni sindacali, proteste contro la nuova riforma, appelli alla pace, può aver convinto alcuni insegnanti a non partecipare "Se fosse vero, questo non sarebbe un vanto per il mondo della scuola - ha ribattuto Marina Molinari di Cisl Scuola -. E' vero, a Bologna hanno sventolato diverse bandiere della pace, e alla manifestazione hanno preso parte tantissimi ragazzi, inevitabile visto che il valore dell'istruzione non è solo nozionistico, ma formativo nel senso più ampio". Paola Pinotti
Alcuni istituti della città sono rimasti chiusi, come le scuole di San Lazzaro e Mucinasso


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