FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3768805
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Libero_Pochi studenti e troppi docenti. Cento scuole a rischio chiusura.

Libero_Pochi studenti e troppi docenti. Cento scuole a rischio chiusura.

MOLTE STRUTTURE FORMATIVE NON RIENTRANO NEI NUOVI PARAMETRI. Pochi studenti e troppi docenti. Cento scuole a rischio chiusura. Centri per sordomuti, istituti specializzati e sezioni decentr...

21/08/2002
Decrease text size Increase text size

MOLTE STRUTTURE FORMATIVE NON RIENTRANO NEI NUOVI PARAMETRI.

Pochi studenti e troppi docenti. Cento scuole a rischio chiusura.

Centri per sordomuti, istituti specializzati e sezioni decentrate.

Ecco tutti i presidi che 1'Istruzione prevede di abbandonare.

DI CHIARA BUONCRISTIANI

Sono 2500 in tutta Italia, i centri di formazione che non rispettano gli standard di economicità stabiliti dal Ministero dell'istruzione. A Roma e provincia le scuole 'insufficienti" sono 32. Il calcolo di efficienza - va precisato per i non addetti ai lavori - viene effettuato in base a due variabili: il numero degli alunni in rapporto a quello degli insegnanti. Il risultato deve essere uguale o superiore a 9,5 - Ed è su questa base che il Ministero, attraverso una complessa ricerca, ha realizzato l'elenco degli istituti che non raggiungono la "soglia minima".

Inevitabili le polemiche. Sono stati in molti a far presente che fra le 'insufficienti' erano incluse scuole per disabili, centri di formazione a finalità specialistiche e istituti in località lontane dalle grandi città, in montagna o nelle isole. E Ia Moratti ha fatto una parziale marcia indietro: ha tenuto a precisare che nessuno di questi istituti 'particolari" è in pericolo di chiusura.

Ma allora perché includerli nella statistica? Non sarà forse una raffinata strategia comunicativa che consente di trovare un capro espiatorio per quel buco di 3000 miliardi nella spesa per l'istruzione? L'ipotesi viene avanzata dal segretario nazionale del Gilda, Ameli: 'Quando viene commissionata una ricerca per documentare gli "sprechi" prendendo come metro di paragone degli indici meramente numerici il fine è piuttosto chiaro. Si sta costruendo una giustificazione'.

La posizione dell'Unicobas ancora più drastica: 'I dati del Ministero sono gonfiati rispetto alla realtà - ha affermato il segretario Stefano D'Errico - e l'obiettivo e quello di sospendere una serie di servizi che l'istruzione ha sempre garantito. Prendiamo il tempo pieno e prolungato: è un'opportunità che da sempre viene offerta alle famiglie, ma oggi lo si vuole trasformare in una realtà residuale solo perché è richiesto un numero più consistente di docenti'.

Ma forse può essere utile analizzare più da vicino 1'elenco del Ministero: il primo nominativo ad attirare l'attenzione è l'istituto per Sordomuti di via Nomentana a Roma. Ha una media di 4 studenti per ogni insegnante. Ben 5 punti e mezzo in meno rispetto alla media necessaria per assicurare a questa scuola una valutazione positiva. Subiito dopo spicca l'istituto professionale Duca D'Aosta: vi si insegna a intagliare il legno. Gli studenti sono 579, i professori 83. All'estero la nostra tradizione di intarsio e' invidiata. Ma questo nulla conta. Poche righe più in basso nell'elenco ed ecco che si incontra il liceo Calamatta di Civitavecchia. Li si impara a navigare e a costruire navi. Ancora. chi frequenta l'istituto tecnico agrario di via Prenestina apprende tutte le più avanzate tecniche di coltivazione di cereali e frutta. L'istituto S.Agnese di Tivoli e' invece l'unica scuola superiore della zona che raccoglie insieme classico, scientifico e linguistico e evita agli studenti di fare ogni giorno

I pendolari. Anche queste variabili non fanno testo. Ma la lista e ancora molto lunga. Un caso eclatante? Quattro sezioni del Don Morosini di via Favara a Roma sono distaccate in ospedale presso reparti pediatrici. Grazie ai servizi offerti da questa scuola i bambini lungodegenti possono continuare gli studi anche durante il ricovero. Ha senso inserire questa scuola nel conteggio? Intanto, mentre il Ministero investe tempo e risorse in statistiche di cui poi, ammette, non terrà conto, la sperimentazione nelle scuole materne ed elementari sta per partire e molte famiglie con bambini intorno ai cinque anni non sanno se iscrivere o meno i figli in prima. E ancora. La seconda tranche delle assunzioni a tempo indeterminato promessa per quest'anno è stata bloccata e al suo posto viene perseguita la politica dei docenti annuali. Il 27 agosto, a Roma e provincia si comincerà a nominare gli insegnanti per le 3000 cattedre vacanti. Tutti problemi che la "lista nera' delle scuole credeva di risolvere con qualche calcolo matematico


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL