Liberazione-La controriforma Moratti è legge.

La controriforma Moratti è legge.
La controriforma Moratti è legge. O quasi, visto che dovrà tornare al Senato per il via libero definitivo. I deputati di Ulivo e Prc sono usciti dall'aula al momento del voto. I voti a favore sono stati 258, sei i contrari e quattro gli astenuti (minoranze linguistiche). L'opposizione ha criticato il provvedimento parlando di legge manifesto e senza copertura. Il diessino Luigi Bersani, ad esempio, ha criticato l'idea di "mettere già a 13 anni i giovani su due binari diversi quando l'obiettivo sarebbe quello di allargare per tutti le conoscenze di base". Peccato che l'Ulivo, come ricorda polemicamente la parlamentare del Prc Titti De Simone, non abbia sostenuto alcuni emendamenti di Rifondazione. Il decreto legislativo dovrà tornare al Senato a causa dei due emendamenti relativi alla copertura finanziaria presentati dalla commissione Bilancio e approvati dall'Aula. Il primo modifica la copertura finanziaria del provvedimento. In sostanza i decreti legislativi attuativi delle deleghe che determinano nuove spese potranno essere emanati solo dopo l'entrata in vigore "di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie" e dopo aver ottenuto il parere delle commissioni bilancio di Camera e Senato. Questo emendamento ha ottenuto 243 voti a favore e 165 contrari (Ulivo e Prc). Ritoccata (su questo emendamento, invece, Ulivo e Prc si sono astenuti) anche l'indicazione del triennio di copertura per la materna e la primaria: non più il 2002-2004 come aveva scritto il Senato (che però ha approvato la legge prima della Finanziaria) ma 2003-2005. Intanto si mobilitano gli studenti. L'Unione degli studenti in un comunicato ribadisce la propria "assoluta contrarietà allo strumento della legge delega, che consideriamo un metodo autoritario per aggirare il dibattito parlamentare e che concede al governo una libertà enorme ed incondizionata proprio su tutti gli aspetti più controversi della riforma". L'Uds annuncia per il 12 aprile una grande manifestazione nazionale "contro la riforma Moratti e per la scuola pubblica" insieme con gli insegnanti e la società civile.