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Liberazione-La Cgil presenta l'appuntamento: saremo oltre 500mila

Milano, sabato in corteo per la pace e per i diritti La Cgil presenta l'appuntamento: saremo oltre 500mila Manuela Canavesi Milano - nostro servizio Pace e diritti. Queste le parole d'ordi...

14/03/2003
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Liberazione

Milano, sabato in corteo per la pace e per i diritti
La Cgil presenta l'appuntamento: saremo oltre 500mila
Manuela Canavesi
Milano - nostro servizio
Pace e diritti. Queste le parole d'ordine ribadite da Antonio Panzeri, segretario della Camera del Lavoro di Milano, alla vigilia della manifestazione di sabato. "Manifesteremo contro la guerra che potrebbe scoppiare in Iraq - afferma Panzeri -, contro quella che insanguina da anni Israele e Palestina, contro il terrorismo di ogni tipo, e contro l'attacco portato dal governo e Confindustria ai diritti, quelli del lavoro e quelli di cittadinanza".
Molteplici e trasversali, dunque, i temi che porteranno in piazza a Milano, secondo le aspettative della Cgil, almeno mezzo milione di italiani e non solo. Per dire no alla guerra, "senza se e senza ma", una guerra che oramai tutti sentiamo alle porte ma che mai accetteremo come soluzione per risolvere controversie internazionali o per sconfiggere il terrorismo. Per questo la Cgil chiede che i governi e l'Onu compiano tutti gli sforzi necessari per "disinnescare una situazione che rischia di diventare senza sbocco". I governi, tutti i governi... compreso quello italiano: il segretario della Camera del Lavoro non esita difatti a definire "inquietante" il silenzio dell'onorevole Berlusconi, da giorni latitante sul tema della posizione dell'Italia in questo preoccupante contesto internazionale. Significativo invece, sempre secondo il segretario, e ad alto valore simbolico e politico, lo sciopero europeo di 15 minuti proclamato dalla Ces per domani.

Manifestare perchè in gioco ci sono tutti i diritti, a partire dal diritto al lavoro: "Il governo Berlusconi, ispirato da Confindustria - dice Panzeri - ha riscritto le norme sul mercato del lavoro con una legge delega che allarga a dismisura l'utilizzo della flessibilità, ha modificato l'articolo 18, ed è intervenuto, con apposita delega, a peggiorare le condizioni della sicurezza sul posto di lavoro". Contro questa deriva la Cgil ha presentato 4 proposte di legge di iniziativa popolare.

Al centro della protesta del sindacato anche il diritto alla cittadinanza, offesa in primo luogo dalla vergognosa legge Bossi-Fini, legge che, alla luce dei fatti di questi giorni si è rivelata per quello che realmente è: una legge repressiva e non un mezzo per la creazione di nuove opportunità per i cittadini stanieri ospiti-lavoratori nel nostro paese.

Diritto alla cittadinanaza, al lavoro, ma non solo. Contro l'attacco senza precedenti di questo governo di destra alla presenza del "pubblico" nel sistema di protezione sociale, attacco che va dalla sanità (si pensi alla reintroduzione dei ticket sanitari, ai tagli della Finanziaria alle autonomie locali e alle Regioni) all'assistenza, al sistema pensionistico, sino alla scuola, con i tagli dei finanziamenti per l'istruzione statale e i cosiddetti "buoni-scuola" che di fatto incentivano il ricorso al privato. "Quella che si prospetta - sottolinea Antonio Panzeri - è un'interpretazione non certo europea della sussidiarietà, che parla di integrazione tra pubblico e privato, ma un chiaro tentativo di sostituzione tout-court del privato al pubblico".

La manifestazione nazionale di sabato - commenta Maurizio Zanetti, segretario organizzativo - avrà come punto di arrivo Piazza Duca D'Aosta, dove verranno proiettate su 4 maxischermi le interviste alle lavoratrici ed ai lavoratori raccolte lungo il percorso dei 3 differenti cortei e si concluderà in serata con un comizio di Guglielmo Epifani (Segretario Nazionale Cgil).

Tra le numerose adesioni alla giornata di protesta, tutti i partiti della sinistra italiana, da Rifondazione comunista ai Ds, dai Comunisti italiani alla Sinistra giovanile, Emergency con Gino Strada e svariate associazioni e movimenti mobilitati sulle tematiche della pace e dei diritti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo quali Carmen Covito, Carla Fracci, Lella Costa e Pippo Baudo.


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