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Liberazione - Giorni di passione Trasporti e statali infiammano le città

Giorni di passione Trasporti e statali infiammano le città Un giorno di passione, domani, nelle grandi e nelle piccole città. Nell'ambito delle manifestazioni convocate dai sindacati contr...

30/01/2002
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Liberazione

Giorni di passione
Trasporti e statali infiammano le città
Un giorno di passione, domani, nelle grandi e nelle piccole città. Nell'ambito delle manifestazioni convocate dai sindacati contro la politica del governo che tende e ridimensionare il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori e le garanzie per il mondo del lavoro e nella previdenza sociale, domani saranno di turno dalle 10 alle 14 i trasporti locali e dalle 9 alle 13 le Ferrovie dello stato. Normale il traffico nel settore aereo, che oggi subisce una battuta d'arresto nei cieli di Linate per lo sciopero dei controllori di voli, per protestare contro il fatto che "il radar di terra di Linate non è ancora utilizzabile - si legge in una nota della Filt Cgil - e la nuova sala radar non entrerà in funzione prima della prossima estate, mentre l'Enav (L'ente nazionale per l'assistenza al volo) continua a tagliare posizioni operative". Ma lo sciopero generale dei trasporti, indetto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti, rientra nella strategia sindacale più complessiva; la stessa che ha visto e vedrà nei prossimi giorni scendere in piazza tutte le regioni d'Italia, in diverse tornate. Fa anch'esso parte della protesta contro il governo Berlusconi sull'intera materia che attiene alle condizioni prossime del mondo del lavoro, sempre più precarizzato e sempre meno tutelato, a cominciare dalla libertà di licenziamento e a finire con il mancato rinnovo del contratto nazionale del pubblico impiego. Sarà proprio lo sciopero del 15 febbraio del pubblico impiego e della scuola, convocato anche dalle organizzazioni del sindacalismo di base, l'occasione per misurare la capacità dei lavoratori e dei sindacati di incidere e di modificare le scelte di politica del lavoro di un governo che non fa mistero di avere nella controparte: Confindustria, piccolo e grande padronato, lobby economiche e finanziarie, il proprio punto di forza e di sostegno politico, oltre che ispirazione e puntuale suggerimento sulle opzioni richieste e necessarie al capitale. Compreso il mancato rinnovo del contratto che regola i rapporti tra lavoratori e pubblica amministrazione o tra docenti non docenti e istituzione scolastica riformata, nel disegno neppure tanto occulto, ed anzi palesemente dichiarato, di voler arrivare non solo alla privatizzazione della scuola e della sanità ma anche di alcuni servizi delle amministrazioni locali. Quali servizi non si sa, ma si pensi a cosa potrebbe significare e che giro di affari deriverebbe dal dare ai privati, ad esempio, la definizione delle pratiche di sanatoria edilizia o i controlli sulle imprese che evadono il fisco. ge. co


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