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Liberazione-Finanziaria governo a pezzi

Scontro sui soldi al Sud, il sottosegretario Tassone lascia in polemica con Lunardi. Moratti, ministra dimezzata. Confindustria: troppe ombre Finanziaria governo a pezzi Gemma Contin Appros...

02/10/2002
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Liberazione

Scontro sui soldi al Sud, il sottosegretario Tassone lascia in polemica con Lunardi. Moratti, ministra dimezzata. Confindustria: troppe ombre
Finanziaria governo a pezzi
Gemma Contin
Approssimativa, propagandistica, aleatoria. Quella del segretario della Cgil Guglielmo Epifani è una stroncatura totale della Finanziaria varata dal governo al secondo tentativo, ché al primo era stata affondata dalla stessa maggioranza per la durissima opposizione dei governatori delle regioni e dei sindaci di centrodestra.
La legge di bilancio dello Stato che Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti hanno presentato lunedì al Capo dello Stato, e poi ai giornalisti in una conferenza stampa appesa sul vuoto, è stata illlustrata ieri in Parlamento, provocando scompiglio, critiche asperrime, sollevazioni delle opposizioni e persino le dimissioni del viceministro alle Infrastrutture con delega al trasporto aereo Mario Tassone, ultimo in ordine di tempo dopo la "fuoriuscita" dei ministri degli Esteri Ruggiero e degli Interni Scajola, dei sottosegretari Sgarbi e Taormina, e del candidato "mancato" alla Consulta Filippo Mancuso. E dopo le ripetute minacce di Antonio Marzano, in disaccordo con Tremonti quasi su tutto.

Tassone ha presentato ieri sera la propria lettera di dimissioni all'Udc e a Rocco Buttiglione, che la consegnerà a Berlusconi, a causa di "una lunga serie di dissapori e incomprensioni con il ministro" Pietro Lunardi, e un "forte malcontento nei confronti della politica perseguita sul fronte delle infrastrutture, soprattutto al Sud". Una decisione che maturava da tempo e che "trova l'appoggio e la solidarietà di tutto il suo partito".

I conti non tornano
Intanto, sul fronte delle opposizioni, si affilano le armi di una battaglia politica di lunga lena. "Si cerca di far tornare i conti spostando fuori dal bilancio pubblico almeno mezzo punto di Pil, con le società Infrastrutture e Patrimonio e trasformando i contributi alle imprese in prestiti. I soldi del condono saranno difficili da incassare. I tagli alle spese sono per una buona metà virtuali. Insomma è un'altra mano di poker in attesa che arrivino le carte buone" afferma Vincenzo Visco che di conti pubblici se ne intende e di numeri ne ha dati tanti, negli ultimi cinque anni, essendo stato il ministro delle Finanze nel governo Prodi e dell'Economia nei governi guidati da Massimo D'Alema e da Giuliano Amato.

E per il diessino Pierluigi Bersani, anch'egli ex ministro prima dell'Industria e poi dei Trasporti, si tratta solo di: "Un'operazione mediatica. Una mistificazione comunicativa che dà un messaggio senza fondamento all'opinione pubblica. E' irresponsabile dire che ci sarà una riduzione delle tasse senza nessun sacrificio e senza tagli. E' una menzogna anche che la spesa per il Sud cresce".

Al coro di Epifani, Visco e Bersani si sono aggiunti ieri i giudizi, di opposto indirizzo ma ugualmente negativi, di Confindustria, il cui presidente ha avuto un incontro di oltre un'ora con il premier. Alla fine Antonio D'Amato ha dichiarato che "ci sono molte ombre e poche luci. Non siamo assolutamente soddisfatti. In questa fase di incertezze le parole vanno pesate basandole su dati e cifre, perché bisogna avere punti chiari". E invece di punti chiari e di numeri certi non ce ne sono proprio, ed anzi il ministro dell'economia e il presidente del Consiglio si guardano bene dal fornirne. Così, tra le ombre Confindustria indica: "La mancata svolta sul piano delle riforme strutturali, in particolare per quanto riguarda previdenza e sanità". E per le luci: "Poche e incerte e alle quali occorre prestare attenzione". Il capo degli industriali italiani ne indica solo una: il Patto per l'Italia.

Il Pacco per l'Italia
Ma per i commercialisti napoletani la Finanziaria è invece "il Pacco per l'Italia", mentre per Franco Giordano, presidente dei deputati di Rifondazione comunista: "Il Ministro Tremonti parla di rigore e di sviluppo. Il rigore è chiaro, anche se cercano in tutti i modi di occultarlo truffaldinamente: sono i tagli alle regioni, alla scuola e alla sanità. Lo sviluppo resta un puro miraggio. Questo Governo, mentre "condona" le imprese, non dà una lira di aumento alle retribuzioni, che sono diventate tra le più basse in Europa. Noi lavoreremo - ha concluso il parlamentare del Prc - a una proposta alternativa di politica economica e sociale".

E ieri è stata anche la giornata di Letizia Moratti: una ministra dell'Istruzione in evidente imbarazzo, e sui numeri addirittura in apnea. Davanti a un'esterrefatta Commissione cultura della Camera ha pronunciato una sorta di panegirico senza dire una sola parola sulla riforma e sulla Finanziaria che prevede tagli agli organici e che sta gettando, non a caso, l'istruzione pubblica nel caos generale.

"Performance scandalosa - ha detto Titti De Simone, capogruppo di Rifondazione in Commissione cultura - senza un'idea strategica sulla scuola pubblica e sul diritto allo studio. Dopo un anno che non viene in Parlamento a dare conto della sua riforma, la Moratti si presenta oggi come se fosse un ministro senza portafoglio, facendo anche lei il gioco delle tre carte". Neanche una parola sulla riforma del Cnr e della ricerca. Neanche un battito di ciglia sul documento che circola e ha raccolto più di 3.000 ricercatori e scienziati. Nè sul mal di pancia della stragrande maggioranza dei rettori delle università italiane, soprattutto meridionali, che rischiano il fallimento. "Si parla di razionalizzare e riorganizzare ma si punta a redistribuire risorse ottenute con i licenziamenti e la riduzione degli organici - sostiene De Simone -. E' necessario rilanciare una battaglia non frammentata da interessi di categoria, ma basata su una piattaforma unitaria che faccia scendere in sciopero studenti, famiglie, docenti e personale Ata, contro lo smantellamento della scuola pubblica e per garantire il diritto allo studio".


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