LE REAZIONI . I sindacati: Daremo molto filo da torcere-I Ds: Salto indietro nel tempo- La Margherita: Giorno triste

- LE REAZIONI . I sindacati: "Daremo molto filo da torcere"
I Ds: "Salto indietro nel tempo" La Margherita: "Giorno triste"
Roma. "L'approvazione della delega Moratti rappresenta un salto all'indietro per la scuola italiana". Così Giovanna Grignaffini, capogruppo Ds in Commissione Cultura, commenta il via libera della Camera alla riforma Moratti. "Alla luce della mancanza di copertura finanziaria e con la legge sulla devoluzione, che azzererà i margini di attuazione della riforma - aggiunge l'esponente della Quercia - l'unica certezza è che il provvedimento approvato sarà solo un mero manifesto propagandistico della Casa delle Libertà".
"La reintroduzione del famigerato voto di condotta - conclude Grignaffini - è l'unico punto che sarà attuato concretamente e che farà ripiombare la scuola italiana in un passato che si sperava dimenticato. Ma ancora più grave è la funzione di formazione spirituale e morale che questo governo ha imposto alla scuola italiana, ai suoi studenti, ai docenti e alle famiglie".
La legge di riforma della scuola è un "disastro", riporta la scuola "indietro di cento anni e consegna il Paese a un destino di declino" gli fa eco la parlamentare dei Ds Alba Sasso.
"Abbiamo approvato una legge che non è una legge perchè non ha copertura finanziaria e non migliora in nessun punto il sistema scolastico. Si limiterà - afferma Alba Sasso - a diminuire l'obbligo scolastico in controtendenza con l'Europa e renderà il Paese meno forte".
"Con buona pace del ministro Buttiglione - dichiara il responsabile Scuola della Margherita, Giovanni Manzini - per la scuola è un giorno triste. L'approvazione della legge Moratti non solo non ha risposto alle esigenze di un moderno sistema formativo ma ha aggravato i problemi".
"Nella legge Moratti - conclude - la scuola non è più una comunità educante in cui tutti cooperano alla crescita della persona e del cittadino, ma un luogo di selezione e di divisione".
La legge è contestata anche dai sindacati. Secondo il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini, è stata approvata una legge "incostituzionale e dannosa". I sindacati contestano la mancanza di copertura finanziaria e annunciano battaglia in vista dei decreti