FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3774529
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Voce di Rimini-Sono a rischio oltre 2300 insegnanti

La Voce di Rimini-Sono a rischio oltre 2300 insegnanti

"Sono a rischio oltre 2300 insegnanti" BOLOGNA - I sindacati confederali della scuola temono un taglio in Emilia-Romagna di oltre 2300 insegnanti (816 per la scuola e 1525 per il sostegno all'h...

28/02/2003
Decrease text size Increase text size

"Sono a rischio oltre 2300 insegnanti"

BOLOGNA - I sindacati confederali della scuola temono un taglio in Emilia-Romagna di oltre 2300 insegnanti (816 per la scuola e 1525 per il sostegno all'handicap) oltre a 347 bidelli rispetto alle reali esigenze del prossimo anno scolastico, dove ci saranno almeno ottomila alunni in più rispetto al settembre 2002. Da qui l'allarme lanciato dai dirigenti di Cgil, Cisl e Uil, che intendono aprire una vertenza chiedendo alla direzione scolastica regionale impegni per far fronte ad una situazione che si annuncia peggiore di quella dell'anno passato. I sindacati arrivano a quantificare il taglio, disposto dalla Finanziaria, sulla base delle tabelle del ministero che assegnano alla regione come organico di diritto 38.806 docenti per elementari, medie e superiori e di 2432 posti di sostegno. In aumento sulla carta di 148 unità rispetto all'organico di diritto dell'anno precedente, ma largamente al di sotto delle esigenze reali che prevedono circa 500 classi in più per far fronte all'aumento dell'utenza scolastica, un dato che caratterizza l'Emilia Romagna a differenza di molte altre regioni italiane. "Con questi numeri - ha spiegato Claudio Cattini, segretario regionale della Cgil scuola - sono a rischio i servizi e la stessa scuola pubblica". In primo luogo il tempo pieno e prolungato alle elementari, diversi indirizzi nella scuola superiore ed il sostegno concreto agli alunni handicappati, anch'essi in aumento nelle aule della regione, ha osservato Lamberto Benini (Cisl scuola). Secondo i sindacati i criteri del ministero puntano solo al risparmio e calano dall'alto numeri al di fuori della realtà, con il prevedibile risultato di penalizzare studenti e famiglie che con la restrizione del tempo pieno ad esempio non vedranno più garantita la presenza a scuola degli alunni nel pomeriggio. Non solo. Per giustificare il taglio nel sostegno - hanno detto ancora i sindacati - c'è il fondato timore che il decreto del ministero dell' istruzione e della sanità sul modo di considerare l'handicap, "faccia diventare sani per legge anche chi non lo è". Per questo Cgil, Cisl e Uil si apprestano ad una battaglia che non si limiterà allo sciopero nazionale proclamato il 24 marzo per il contratto, la mancata assunzione dei precari e gli organici, ma punta ad aprire una vertenza con la direzione scolastica regionale per avere impegni concreti. In caso contrario minacciano uno sciopero regionale entro aprile.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL