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La Stampa-Scuola, la prima anticipata costa il triplo"

Scuola, la prima anticipata costa il triplo" Si spenderebbero 210 milioni di euro invece dei 66 previsti ROMA I conti potrebbero non tornare, dicono alcuni esperti, e sarebbe un guaio ...

04/02/2002
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La Stampa

Scuola, la prima anticipata costa il triplo"
Si spenderebbero 210 milioni di euro invece dei 66 previsti

ROMA

I conti potrebbero non tornare, dicono alcuni esperti, e sarebbe un guaio perché potrebbero far saltare le fragili casse del ministero dell'Istruzione. Di tutta la riforma, infatti, l'unica cosa che dovrebbe partire subito sarebbe - secondo il ministro Moratti - l'anticipo della scuola elementare a cinque anni e mezzo. Ipotesi verosimile dato che l'articolo 6 (comma 4) della legge delega, presentata venerdì al Consiglio dei ministri, stabilisce anche la relativa copertura finanziaria. Aveva detto il ministro: per quest'anno servirebbero 12 milioni di euro, 45 per l'anno prossimo e 66 per il 2004. E invece pare che non bastino. I costi dell'anticipo potrebbero essere triplicati, a regime potrebbero arrivare a 210 milioni di euro. Gli esperti del mensile Tuttoscuola hanno rifatto i conti e li hanno affidati alla Newsletter che settimanalmente viene pubblicata via Internet (www.tuttoscuola.com). Il ministro Moratti ha però indirettamente replicato a questa ipotesi quando dopo il Consiglio dei ministri ha detto che "la questione dei costi è del tutto aperta" e ha precisato che, dopo il varo definitivo della delega, istituirà una commissione per stabilire i dettagli della riforma (che dovranno essere recepiti in altrettanti decreti delegati) e i relativi costi. Il ministro ha solo auspicato che si possa anticipare al prossimo settembre la normativa relativa all'anticipo delle elementari. Non ha mai parlato di costi a regime di questo provvedimento, ma solo della copertura che il governo ha stabilito per l'avvio. Dai tecnici del ministero non è stata ventilata l'ipotesi che i fondi potrebbero non bastare, tanto più - essendo state chiuse le preiscrizioni (sia pur non vincolanti) - è improbabile che l'afflusso dei bambini "anticipanti" sia di massa. L'effettivo costo dell'"anticipo" comunque, anche se dovesse essere verificato ed eventualmente ritoccato, non è comunque tale da bloccare il bilancio ministeriale. Secondo Tuttoscuola il ministero calcola la possibilità di anticipo della prima elementare sulla base dei bambini iscritti alle scuole materne statali, che sono 266 mila. Di questi circa un terzo, pari a 89 mila, avrebbero facoltà di anticipare il corso di studi. Gli stessi tecnici ministeriali stimano che, in realtà, di questo terzo, circa il 97% si iscriverà in anticipo, e siamo a 87 mila. Su questa base, quindi, sono state calcolate le nuove classi da allestire e gli insegnanti da reperire. Il dato di partenza però - secondo Tuttoscuola - sarebbe impreciso. "Infatti - scrive la newsletter - i bambini di cinque anni iscritti alle scuole materne, sono complessivamente 550 mila, comprendendo anche quelli delle materne non statali. Dal momento la scuola elementare statale ospita circa il 90% del totale degli alunni che entrano nella scuola dell'obbligo, ne consegue che la base di calcolo per stimare quel terzo di bambini che possono iscriversi anticipatamente è 498 mila. Un terzo di 498 mila bambini, quindi, equivale a 166 mila potenziali nuovi iscritti in prima elementare, invece degli 89 mila presumibilmente calcolati dal ministero. Presa per buona la stima assunta, secondo la quale si iscriverebbero anticipatamente il 97% degli aventi diritto (l'iscrizione non è obbligatoria), i bambini che potranno complessivamente iscriversi saranno circa 161 mila, cioè ben 74 mila in più degli 87 mila previsti dal ministero". Ma le nuove classi da costituire non andrebbero calcolate su questo insieme, in quanto il ministero prevederebbe di distribuire nelle prime classi già stimate almeno un alunno in più. E in questo modo si sistemerebbero, senza alcun aggravio di spesa, circa 53 mila allievi, e quindi il "monte-bambini" da distribuire scenderebbe a 108 mila unità. A questo punto bisognerebbe assegnare mediamente 20 alunni per ogni nuova classe (anche se l'attuale media è di 18) applicando a ciascuna classe 1,5 docenti (due docenti su tre classi). Ma il conteggio non è concluso, perché ai docenti strutturali vanno aggiunti anche l'insegnante di sostegno (1 ogni 138 alunni) e quelli necessari per attuare il tempo pieno o prolungato, che è presente in un quarto delle scuole e che prevede due docenti per classe invece di uno e mezzo. Insomma, fatti tutti questi calcoli, ecco le conclusioni di Tuttoscuola: 161 mila alunni iscritti in anticipo richiedono 5400 nuove classi, le quali hanno bisogno di 8100 docenti da assumere contro i 2550 previsti dal ministero. Il costo per queste assunzioni sarebbe, a regime, di 210 milioni di euro invece dei 66 previsti dal ministero.
Raffaello Masci


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