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La Stampa - Porte aperte ai prof non abilitati

Porte aperte ai prof non abilitati Rivoluzione nelle scuole private, protestano i sindacati ROMA Porte aperte nelle scuole non statali paritarie a insegnanti non abilitati. Lo prevede ...

08/11/2001
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La Stampa

Porte aperte ai prof non abilitati
Rivoluzione nelle scuole private, protestano i sindacati

ROMA Porte aperte nelle scuole non statali paritarie a insegnanti non abilitati. Lo prevede una circolare - la numero 2668 del 29 ottobre 2001, dal titolo "Applicazione della legge 62/2000: titolo di abilitazione del personale docente - chiarimenti", come hanno denunciato ieri i sindacati, lanciando l'allarme dinanzi a una disposizione che considerano del tutto illegittima. Al suo interno il testo della circolare, infatti, stabilisce che "in casi particolari di effettiva carenza di personale abilitato, debitamente confermata dagli uffici scolastici regionali, i gestori delle scuole paritarie potranno conferire incarichi a tempo determinato a personale fornito solo del prescritto titolo di studio, in analogia a quanto previsto per la scuola statale". Immediate le proteste dei sindacati. La Uil ha inviato una lettera al ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, con l'accusa di illegittimità della disposizione. La circolare, infatti, verrebbe meno ai principi previsti dalla stessa legge di parità. E questo determinerebbe conseguenze pesanti per le stesse scuole paritarie: dalla perdita dei finanziamenti, alla questione del riconoscimento del punteggio maturato che tante polemiche aveva suscitato tra gli insegnanti. "Una circolare ministeriale non può cambiare la legge di parità", ha rilevato il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna. La parità, afferma infatti la legge, è riconosciuta alle scuole non statali che ne fanno richiesta e che siano in possesso di determinati requisiti. E la legge - ha precisato Di Menna - "prevede espressamente la presenza di otto requisiti che devono essere tutti rispettati per ottenere il riconoscimento. Tra i requisiti previsti, il punto "G" del testo di legge prevede l'impiego di personale docente fornito del titolo di abilitazione". Il rispetto di tutti gli otto punti previsti dalla legge di parità, ha messo in evidenza il leader Uil, "produce una serie di effetti, come il punteggio attribuito per il servizio prestato, le commissioni per gli esami di maturità solo con membri interni, l'utilizzo di risorse per i ragazzi che frequentano le scuole paritarie. Effetti che - rileva - non potranno prodursi nelle scuole che non hanno tutti gli insegnanti abilitati". "La legge sulle scuole paritarie è chiarissima: gli insegnanti che prestano servizio presso gli istituti paritari devono essere forniti di abilitazione", ha affermato il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini, bocciando la circolare ministeriale. "In caso di carenza di insegnanti con titolo - ha spiegato Panini - non possono che essere utilizzate le graduatorie degli abilitati della scuola pubblica territorialmente vicina. Ogni altra soluzione, invece, sarebbe in contrasto con la legge 62 del 2000". "Ma andiamo all'origine del problema - ha proseguito Panini -. Se le condizioni di lavoro e le retribuzioni fossero paragonabili a quelle della scuola pubblica non assisteremmo ad una vera e propria fuga dal lavoro nella privata in conseguenza delle facilitazioni introdotte con la legge sull'avvio dell'anno scolastico. Questo - ha concluso - sarà il problema da affrontare con il prossimo contratto di settore". Per nulla stupito dalla circolare del ministero della Pubblica Istruzione si è detto il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi, secondo il quale "prosegue il processo di parificazione tra scuola pubblica e scuola privata". "Noi - ha dichiarato - consideriamo la Moratti il ministro della scuola privata. Tutti i provvedimenti vanno nella prospettiva di una totale parificazione tra la scuola pubblica e quella privata" e l'ultimo provvedimento emanato è "un ulteriore segnale allarmante che dimostra che la loro idea dell'insegnamento è che sia una specie di intrattenimento".


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