FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3765497
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa-Nessun insegnante di ruolo perderà il posto

La Stampa-Nessun insegnante di ruolo perderà il posto

OGGI CGIL, CISL E UIL INCONTRERANNO IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE E DECIDERANNO SULLO SCIOPERO PREVISTO PER IL 9 MARZO "Nessun insegnante di ruolo perderà il posto" La Moratti replica alle acc...

21/02/2002
Decrease text size Increase text size
La Stampa

OGGI CGIL, CISL E UIL INCONTRERANNO IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE E DECIDERANNO SULLO SCIOPERO PREVISTO PER IL 9 MARZO
"Nessun insegnante di ruolo perderà il posto"
La Moratti replica alle accuse dell'opposizione sul "decreto tagliacattedre"

ROMA

Il tanto contestato Consiglio di amministrazione scompare dall'organigramma della scuola. Al suo posto sarà insediato un Consiglio di Scuola: un emendamento in questo senso è stato votato dalla commissione Istruzione della Camera che sta esaminando il ddl sulla riforma degli organi collegiali. Oggi il ddl dovrebbe essere inviato in aula dove sarà messo in discussione il 4 marzo. Le opposizioni hanno fatto notare che l'emendamento è un mero make-up, e che la sostanza dei nuovi organi collegiali resta invariata nella sua impostazione aziendalista.
Ci sono però alcune novità che l'emendamento della maggioranza ha apportato rispetto alla proposta iniziale: la più rilevante è che escono dal Consiglio di Scuola i tre "esperti esterni" considerati da alcuni una sorta di "longa manus" del mondo produttivo. Il consiglio di scuola, secondo il nuovo emendamento, sarà composto da 11 membri, tra i quali un dirigente scolastico (che lo presiederà), il direttore dei servizi amministrativi e un rappresentante dell'ente proprietario dell'immobile (Comune o Provincia). Gli altri otto membri dovrebbero essere rappresentati, per le scuole elementari e medie, da 5 genitori e 3 docenti e - per le scuole superiori - da 3 genitori, 3 docenti e 2 studenti. Sulla questione della rappresentanza all'interno del consiglio di scuola, comunque, all'esame vi è anche una seconda ipotesi che prevede, per elementari e medie, una presenza paritetica di genitori e docenti. Dunque niente "esperti" esterni alla scuola, ma potrebbe esserci un "garante dell'utenza", cioè il genitore che avrà ottenuto il maggior numero di voti, il quale presiederà anche il comitato di valutazione di istituto che dovrebbe essere composto da tre membri. Riepilogando il quadro dei nuovi organi collegiali, essi dovrebbero essere così costituiti: il dirigente scolastico (preside più vicepresidi), il nuovo consiglio di scuola, il collegio dei docenti, il nucleo di valutazione di istituto e l'organismo collegiale di valutazione degli alunni.
"Gli emendamenti al ddl sugli organi collegiali - ha detto l'ex ministro Luigi Berlinguer - sono un misto di sfrontatezza e pudore. La destra prima ha chiamato col suo nome la sua scuola aziendale, si è poi spaventata e se la cava ora cambiando nome ai nuovi organi collegiali, ma resta l'idea di scuole che reclutano i propri docenti e li gestiscono con autorità, che non è affatto sinonimo di efficienza in una comunità educante". La scuola è stata anche attraversata dalla coda polemica al cosiddetto "decreto tagliacattedre" - firmato due giorni fa dal ministro Moratti - che riordina il numero delle cattedre sulla base di quello degli allievi in forte diminuzione demografica: il risultato è meno 8500 cattedre per l'anno venturo. "Nessun insegnante di ruolo perderà il posto" ha precisato però il ministero, il decreto non è infatti una decurtazione di alcunché ma solo un riordino del personale, in ragione della diminuzione degli alunni. Peraltro i "risparmi" derivanti dall'operazione, specificano dal ministero, verranno reinvestiti in servizi per la scuola. La Cgil scuola non accetta però questa lettura degli eventi e parla di un provvedimento che "colpisce la qualità dell'istruzione pubblica". Senza dire della reazione del Codacons che, considerata la ricaduta negativa che il decreto avrà sui supplenti, annuncia un ricorso al Tar. Ieri è stato siglato anche un accordo tra ministero dell'istruzione e Inail, in base al quale saranno istituite 1.200 borse di studio destinate a studenti delle scuole superiori e dell'università per diffondere la conoscenza dei modelli produttivi, dell'organizzazione del lavoro e della prevenzione. Oggi pomeriggio è in agenda un incontro tra Cgil, Cisl e Uil scuola e il ministro Moratti sui temi del contratto e della riforma. I sindacati hanno annunciato un giorno di agitazione per il 9 marzo e, secondo l'esito dell'incontro, si deciderà se confermarlo, sospenderlo o tramutarlo in sciopero.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL