La Stampa-Maturità, un esame forse inutile

Maturità, un esame forse inutile

LA RISPOSTA di O.d.B.

[]CARO Oreste del Buono, il fine fondamentale di una riforma è, naturalmente, quello di migliorare un sistema adeguandolo alle esigenze e producendo per la società benefici mirati... In tal senso possiamo dire che i nuovi (o vecchi?) esami di maturità hanno già chiaramente fallito l'intento, e con la riforma Moratti - almeno fino ad ora - conservano tutto il peggio del complesso e contorto sistema berlingueriano; anzi, con le commissioni completamente interne, vi si aggiunge un ulteriore infelice ritocco, frustrante e artificioso. Nella macchinosità e farraginosità dell'impostazione, promozionisticamente predisposta e con la "fictio" di un'indagine fatta (o rifatta?) dai propri insegnanti entro i limiti di un "documento" rigorosamente vincolante ai fini dell'accertamento orale, un tale esame è chiaramente pervenuto ad un'ulteriore inflazione di titoli cartacei che, formalmente idonei, si rivelano tante volte insufficienti ai fini di un'adeguata occupazione e di una competitività a livello nazionale ed europeo...
Aldo Morretta, Salerno

[]GENTILE corrispondente, personalmente, negli esami di maturità tutto mi sembra male ideato; e trovo sproporzionata l'attenzione che i media dedicano a un fatto normale, sempiterno e ripetitivo, sempre uguale nonostante le continue riforme. Ma è probabilmente l'idea stessa di un "esame di maturità" a essere sbagliata.
Oreste del Buono