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La Stampa.Imperia-Oltre mille posti di lavoro in meno

Oltre mille posti di lavoro in meno" IMPERIA La legge finanziaria del governo potrebbe avere serie ripercussioni sull'occupazione in Imperia e provincia con la perdita di mille e trecento ...

02/11/2002
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La Stampa

Oltre mille posti di lavoro in meno"

IMPERIA

La legge finanziaria del governo potrebbe avere serie ripercussioni sull'occupazione in Imperia e provincia con la perdita di mille e trecento posti di lavoro. E' quanto sostiene la Cgil imperiese che ha elaborato uno studio, settore per settore, sulle ripercussioni che potrebbero avere i provvedimenti del governo Berlusconi. Ecco l'analisi del sindacato, settore per settore.
ENTI LOCALI. Il taglio del 2 per cento dei trasferimenti agli enti locali comporterà un conseguente taglio di 50 posti di lavoro, soprattutto nel settore dei servizi, che saranno appaltati all'esterno, ed altri 100 saranno messi a rischio. A questi vanno aggiunti come posti di lavoro a rischio gli 80 dipendenti del settore Igiene Urbana del Comune di Sanremo, a causa della privatizzazione del servizio in atto.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Il solo blocco del turn-over nella pubblica amministrazione determinerà nel corso dell'anno 2003 la perdita di 300 posti di lavoro.
CREDITO. Nell'ambito dei 20.000 esuberi complessivi a livello nazionale, sul piano locale i posti in esubero oscillano fra gli 80 e 120. Il contingente più grosso riguarda il gruppo IntesaBci, ma ci sono forti preoccupazioni anche per la ristrutturazione della Popolare di Novara e le presumibili riduzioni, ancora non quantificabili, a seguito della fusione per incorporazione del Banco di Napoli in San Paolo-Imi. EDILIZIA. Complessivamente 200 posti di lavoro in meno. Tra i settori maggiormente colpiti dalla Finanziaria c'è l'edilizia. Il mancato rifinanziamento degli sgravi del 36 per cento sulle ristrutturazioni edilizie e il decreto cosiddetto "salva deficit" comporterà il taglio di 14.000 miliardi di vecchie lire finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità. Saranno 200 i posti di lavoro in meno. SETTORE PRIVATO. Saranno circa 100 lavoratori con il blocco del credito d'imposta sulle nuove assunzioni. Cinquanta i posti di lavoro a rischio nel settore degli appalti telefonici. ENERGIA. Si prevede una ulteriore riduzione del personale Italgas e dell'Enel con una perdita complessiva di 50 posti di lavoro.

SCUOLA. I tagli alla scuola comporteranno una riduzione del personale di circa 100 unità ai quali vanno aggiunti altri 100 posti vacanti. La riduzione degli insegnanti di sostegno ed il ritardo nell'espletamento delle procedure in atto comporterà un rischio per altri 80 posti.

e. bac.


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