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La Stampa-Il vicepreside va in pensione

Il vicepreside va in pensione 25 giugno 2003 Puntoscuola. di Antimo Di Geronimo I dirigenti scolastici potranno avere solo 2 collaboratori. Uno dei 2 potrà avere il semiesonero o l'esonero da...

26/06/2003
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La Stampa

Il vicepreside va in pensione
25 giugno 2003

Puntoscuola. di Antimo Di Geronimo

I dirigenti scolastici potranno avere solo 2 collaboratori. Uno dei 2 potrà avere il semiesonero o l'esonero dall'insegnamento e avrà anche il compito di sostituire il dirigente in caso di assenza o impedimento. Il chiarimento viene dalla Direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Campania, con una nota che porta la data dell'11 giugno 2003.

Il provvedimento è stato emanato per dare una prima risposta ai quesiti fatti pervenire all'amministrazione campana dai dirigenti scolastici di quella regione e non assume carattere vincolante. Si tratta, però, di un parere autorevole che va tenuto nel debito conto.

La querelle sulla sopravvivenza o meno della figura del vicepreside nella scuola dell'autonomia parte da lontano. All'indomani dell'istituzione della dirigenza scolastica, infatti, si è subito posto il problema della liceità di affidare le funzioni vicarie del dirigente a un docente. Vale a dire: a un soggetto non appartenente alla categoria dei dirigenti. E per cercare di fare chiarezza sulla questione venne richiesto un parere al Consiglio di Stato. La suprema magistratura amministrativa, peraltro, espresse forti riserve sulla sopravvivenza del vicepreside, ma ritenne compatibile la fruizione degli esoneri e dei semiesoneri dall'insegnamento che spettavano al collaboratore vicario, già prima dell'autonomia, nelle scuole di grandi dimensioni.

E sulla scorta dell'autorevole posizione del Consiglio di Stato, le parti hanno inteso regolare la questione nel nuovo contratto, chiarendo che sono 2 i collaboratori del preside che possono essere retribuiti. E che il vicario è compreso tra questi due.

Il tutto interrompendo la continuità con i precedenti accordi, che prevedevano, invece, l'equiparazione del vicario alla funzione obiettivo in termini di retribuzione (3 milioni di vecchie lire l'anno). Un norma quest'ultima, che aveva indotto gli addetti ai lavori a ritenere che, di fatto, fossero 3 i collaboratori del dirigente da retribuire.

La nuova disciplina, invece, ha chiarito definitivamente la questione fugando ogni dubbio: i collaboratori retribuibili sono solo 2. E il vicepreside vecchia maniera non esiste più. Al suo posto, invece, c'è un docente collaboratore che sarà individuato dal dirigente anche per sostituirlo durante le eventuali assenze.


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