La Stampa-Il maestro: budget e tagli

Il maestro: budget e tagli

13/3/2003

ROMA.

Su cento ragazzi che si affacciano alle elementari oltre il 32% si perde, e giunge alla maggiore età senza un titolo di studio e neppure una qualifica. A questi ragazzi si dedica, da anni, il più famoso "maestro di strada" d'Italia, Marco Rossi Doria, che insegna a Napoli.

Come vede questa riforma un docente impegnato come lei?

"Da anni respingo ogni forma di chiusura pregiudiziale ideologica. Ho imparato che su grandi temi occorre trovare necessariamente una via bipartisan. La scuola è certamente un grande tema del vivere civile ma sul quale ho visto una chiusura a riccio della maggioranza".

Questa è la sua più grande riserva?

"Sì. La scuola non è di destra o di sinistra, è della società. Non si fanno riforme contro qualcuno o in opposizione a qualcuno".

E poi? Certamente c'è dell'altro.

"Non mi piace l'idea che sia il budget a governare le scelte. Si riforma l'esame di maturità per risparmiare sui commissari. Si riforma il ruolo degli insegnanti di sostegno per pagarne di meno. Si lesina sul personale quando l'unica innovazione che può esserci nella scuola è determinata dal lavoro di équipe. E poi si torna indietro di 60 anni ..."

Come sarebbe a dire?

"Questa scuola che sottolinea la centralità del docente e della lezione frontale, trascura che l'apprendimento deriva anche da una serie di esperienze che esulano dalla lezione in senso classico e che la scuola, depotenziata nei mezzi, potrà fare sempre meno".