FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3776593
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa-Gli editori: questa protesta non arriverà neppure al ministero dell'Istruzione

La Stampa-Gli editori: questa protesta non arriverà neppure al ministero dell'Istruzione

Gli editori: questa protesta non arriverà neppure al ministero dell'Istruzione 20/5/2003 La protesta dei docenti con l'astensione dalle adozioni dei libri di testo è fine a se stessa. Parol...

20/05/2003
Decrease text size Increase text size
La Stampa

Gli editori: questa protesta non arriverà neppure al ministero dell'Istruzione

20/5/2003

La protesta dei docenti con l'astensione dalle adozioni dei libri di testo è fine a se stessa. Parola di editore. Come dire che il ministero dell'Istruzione non verrà minimamente colpito, mentre ne patiranno gli studenti e le case editrici che investono una parte significativa delle loro risorse per proporre novità alle scuole: un investimento vanificato, se il blocco dovesse dilagare, per l'impossibilità di adottare nuovi testi (testi che l'anno seguente avrebbero perso l'etichetta di "novità"). "Investimenti buttati a mare", dice Ulisse Jacomuzzi, responsabile della comunicazione della Sei. Poi, con un'immagine rubata ai cartoon: "Qui c'è chi picchia Paperino perché Topolino non gli è simpatico. Non si capisce che tipo di protesta sia. Tra l'altro, l'ultima circolare del ministero diceva di cambiare i libri di testo solo con giustificati motivi. L'iniziativa dei docenti sembra andare incontro a questa direttiva". Anche perché la mancata adozione realisticamente sfocerà nella conferma dei libri adottati l'anno precedente. Paolo Zirotti, direttore commerciale della Sei, precisa che "il blocco delle adozioni è una forma di protesta essenzialmente torinese. Nel resto d'Italia è diffusa in poche altre aree". Zirotti riassume l'iter che dalle scuole porta agli scaffali delle librerie: durante l'anno, i promotori editoriali presentano i testi ai professori, le adozioni si chiudono in maggio con le approvazioni dei collegi docenti. Entro la prima metà di giugno gli elenchi devono essere affissi nelle scuole e trasmessi al ministero, all'Aie (Associazione italiana editori) e all'Anarpe (Associazione dei promotori editoriali, i rappresentanti). Dall'Aie arrivano i dati alle case editrici. "In luglio abbiamo la situazione del 60-70% delle scuole. Gli editori, comunque, non aspettano tutti i dati per stampare, si muovono sulla base di previsioni". Ancora: "L'adozione, comunque, è un atto dovuto. I presidi dovranno reiterare la convocazione dei collegi docenti". Ieri, intanto, l'assemblea delle Rsu ha deciso di scrivere una lettera di spiegazioni ai rappresentanti, tra i più danneggiati dall'azione di protesta. Sulla protesta interviene anche Marisa Chiaretta, presidente del Sindacato italiano librai (aderente alla Confesercenti): "Temiamo che se la protesta continuerà, i problemi che si verificano ogni anno in settembre saranno moltiplicati per cento: gli editori stampano sempre all'ultimo e i ritardi saranno più significativi che in passato. Per i ragazzi saranno seri problemi. Vogliamo che sia chiaro fin d'ora: se ci saranno disagi, i librai non c'entrano".

m.t.m.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL