FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3770591
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa-Confronto nella notte per la Finanziaria dei "sacrifici"

La Stampa-Confronto nella notte per la Finanziaria dei "sacrifici"

RIUNIONI FIUME PER BERLUSCONI E TREMONTI. L'AVVIO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI A TARDA ORA Confronto nella notte per la Finanziaria dei "sacrifici" Anche i ministri irritati dai tagli di bila...

30/09/2002
Decrease text size Increase text size
La Stampa

RIUNIONI FIUME PER BERLUSCONI E TREMONTI. L'AVVIO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI A TARDA ORA
Confronto nella notte per la Finanziaria dei "sacrifici"
Anche i ministri irritati dai tagli di bilancio. Rinviati gli incentivi ai consumi

ROMA

Serve una discussione notturna, a Palazzo Chigi, per licenziare la seconda Finanziaria del governo Berlusconi. Una manovra economica da 20 miliardi di euro, per ben due terzi costituita da entrate "una tantum" (condoni, sanatorie, cartolarizzazioni e "valorizzazione" del patrimonio pubblico), che serviranno per colmare almeno parzialmente il deficit 2003 e fronteggiare la brutta eredità del 2002, che chiuderà - così la Relazione Previsionale e Programmatica approvata dal Cipe - a quota 2,1%. Per un terzo, invece, si tratta di tagli alla spesa pubblica; risorse che finanzieranno la riduzione del carico fiscale. Della manovra economica (anche se tecnicamente non ne fa parte) è elemento fondamentale anche il decreto legge sul fisco d'impresa, che dovrebbe portare nuove ingenti entrate. Non è stata affatto una serata facile, come c'era da attendersi. E per sciogliere una matassa che si andava sempre più intricando, il premier Silvio Berlusconi ha dovuto ricorrere prima del formale inizio della riunione del Consiglio dei ministri persino a incontri "triangolari", con la partecipazione di Giulio Tremonti. Prima con i ministri che guidano le delegazioni dei partiti della Casa delle Libertà nell'Esecutivo, e poi via via con i singoli titolari dei dicasteri. Molte le lamentele e le ragioni di irritazione: nel corso della giornata le agenzie di stampa diffondevano indiscrezioni (apertamente fatte trapelare dai rispettivi portavoce) sui malumori dei ministri "di spesa", colpiti duramente dalla mannaia dei tagli. In prima linea Antonio Marzano (Attività Produttive), Letizia Moratti (Istruzione), Pietro Lunardi (Infrastrutture), Girolamo Sirchia (Salute). Sullo sfondo, quasi in secondo piano, la protesta annunciata dei Governatori e dei sindaci. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, appena atterrato da Washington, è passato nel pomeriggio al ministero per inserire ulteriori ritocchi e modifiche. Alle 20.10 è giunto a Palazzo Chigi il governatore di Bankitalia Antonio Fazio, per partecipare alla tradizionale riunione del Cipe che deve approvare la Relazione Previsionale e Programmatica. Con un po' di ritardo, circa un quarto d'ora dopo, è stata la volta di Berlusconi. Conclusa la riunione del Comitato interministeriale, è cominciato un durissimo lavoro di mediazione e aggiustamenti, con il premier e Tremonti ad appianare prima del vertice notturno le materie ancora sospese, mentre i "postulanti" attendevano nella Sala del Consiglio. Come detto, un incontro "triangolare" dopo l'altro, il tempo è volato: la riunione del Consiglio dei Ministri è iniziata soltanto alle 23.30, con tre ore di ritardo. Vediamo in sintesi i "grandi numeri" della Finanziaria 2003, almeno sulla base degli articolati sottoposti all'esame del governo. La manovra è da 20 miliardi di euro: 8 miliardi di tagli di spesa, altri 8 da reperire grazie a concordati e sanatorie fiscali, 4 miliardi attesi da dismissioni e "valorizzazione" del patrimonio pubblico. Nelle previsioni del governo, la crescita economica del 2002 si attesterà a un modesto +0,6 per cento, mentre il 2003 dovrebbe segnare un più incoraggiante +2,3%. Il combinato disposto degli interventi di finanza pubblica dovrebbe consentire di raggiungere un rapporto deficit/Pil 2003 dell'1,4/1,5%. Per quest'anno, si arriverà al 2,1%. Come si ricorderà, nel luglio 2001 il ministro Tremonti si era impegnato a raggiungere il pareggio di bilancio, nonostante il denunciato "extradeficit" causato dall'Ulivo; e nel Dpef del luglio 2002 aveva scommesso su un ormai irraggiungibile indebitamento dello 0,8%. Fino a pochi giorni fa, si sperava ancora di restare al di sotto della soglia del 2%. Poi, le cose sono andate diversamente. Le caratteristiche principali della manovra sono delineate: un giro di vite sulla spesa pubblica che richiederà un impegno fortissimo per essere "portato a casa", una lunga lista di condoni, cartolarizzazioni, dismissioni e sanatorie per far quadrare i conti, e il "premio": l'avvio del primo modulo della riforma fiscale Tremonti, di cui beneficeranno i redditi medio-bassi, elemento fondamentale del "Patto per l'Italia". Tra le novità dell'ultim'ora, la decisione di non inserire in Finanziaria le misure per rilanciare gli acquisti, che però potrebbero rispuntare dopo matura riflessione nel corso del dibattito parlamentare.
Roberto Giovannini


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL