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La Stampa-Cinque regole per insegnare

La legge sulla scuola in Senato Cinque regole per insegnare 15 novembre 2002 di Gaetano Bonetta In questi giorni il Parlamento tenta di cancellare la formazione universitaria degli insegnant...

15/11/2002
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La Stampa

La legge sulla scuola in Senato
Cinque regole per insegnare

15 novembre 2002

di Gaetano Bonetta

In questi giorni il Parlamento tenta di cancellare la formazione universitaria degli insegnanti secondari. Infatti, porta in aula l'art, 5 della legge delega sull'istruzione, infarcito di emendamenti che stravolgono il testo governativo e preparano il trionfo del più banale dei luoghi comuni: per insegnare occorre conoscere esclusivamente la disciplina. Secondo la Commissione, per insegnare occorre soltanto una laurea specialistica disciplinare e non una laurea specialistica professionalizzante: ovvero al docente, così come ieri, serve affastellare sapere senza l'acquisizione della scienza professionale.

Così si azzera la struttura universitaria, la Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario (SSIS), la quale da quattro anni ha attivato un corso biennale che abilita all'insegnamento e permette l'inserimento nelle graduatorie provinciali per l'immissione nel ruolo. Si vuole, cioè, far fuori una istituzione che, invece, rappresenta una risorsa preziosa per due motivi fondamentali. Primo: finalmente professionalizza, crea e realizza un profilo professionale che scardina la vecchia immagine del docente che "solamente sa", fornendogli la strumentazione scientifica per trasferire con maggiore profitto il suo sapere.

Secondo: mette fine alla farsa e all'inganno dei concorsi abilitanti che per anni sono stati utilizzati per regolare le rivendicazioni dei disoccupati intellettuali e per strumentalizzazioni elettoralistiche. Il tutto a favore dello sviluppo della scuola e dell'innalzamento della qualità dell'istruzione e dei docenti, la cui deficitaria preparazione iniziale è indicata dagli organismi internazionali come causa principale dello scarso rendimento della nostra scuola secondaria.
La formazione dei futuri insegnanti italiani, operatori di alta professionalità nella "società della conoscenza", in questo nostro tempo storico, culturale e scientifico deve fondarsi su cinque elementi costitutivi:

1) livello universitario degli studi; 2) valore abilitante e concorsuale dell'esame finale; 3) compartecipazione della scuola; 4) laurea specialistica professionalizzante, a cui si accede dopo la verifica del possesso dei requisiti disciplinari ed in cui abbiano un peso equilibrato la riflessione storico-epistemologica sulla disciplina, la didattica disciplinare con i relativi laboratori, la preparazione psicopedagogica, il tirocinio nelle scuole e, ove necessario, eventuali integrazioni disciplinari; 5) carattere unitario della struttura universitaria responsabile di tale laurea, per garantire che la professione abbia una identità comune, anche se esercitata con competenze disciplinari diverse, e infine per essere univoco e competente interlocutore con il sistema scolastico.

[COPY]Presidente Conferenza Nazionale dei Direttori delle SSIS


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