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La Stampa_cattedre orario a rischio

Puntoscuola di Antimo Di Geronimo Cattedre orario a rischio di Antimo Di Geronimo I docenti che prestano servizio su più sedi, il prossimo anno, potrebbero rimanere senza posto. ...

30/10/2002
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Puntoscuola di Antimo Di Geronimo
Cattedre orario a rischio

di Antimo Di Geronimo

I docenti che prestano servizio su più sedi, il prossimo anno, potrebbero rimanere senza posto.
Gli spezzoni che vengono utilizzati per assemblare le cattedre orario esterne (è questo il termine tecnici con cui vengono indicate le cattedre articolate in più scuole) saranno destinati, infatti, al riempimento delle cattedre dei docenti che hanno ore a disposizione.

La novità è contenuta nell'articolo 22 del disegno di legge Finanziaria, attualmente all'esame del parlamento, ed è stata illustrata ai membri della commissione istruzione della Camera, il 23 ottobre scorso, dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, nel corso di un'audizione. In buona sostanza, dunque, spariranno tutte quelle ore che vengono destinate ad attività di sostegno, recupero, all'assistenza a mensa, all'accoglienza ed, eventualmente, alla sostituzione dei docenti assenti. E si andrà verso articolazioni più rigide, basate su 18 ore settimanali di insegnamento frontale.

La riorganizzazione delle cattedre dovrebbe interessare oltre il 50% dei posti di insegnamento delle scuole secondarie. E, stando ai calcoli effettuati dai tecnici del Ministero dell'istruzione, comporterà la sparizione dell'equivalente di circa 27mila cattedre.

"L'obiettivo è quello di definire l'organico di istituto mediante un graduale assorbimento dei posti di insegnamento in più scuola" ha detto Letizia Moratti, nel corso dell'audizione, "i quali creano disagio sia agli insegnanti sia alla organizzazione didattica nei singoli istituti scolastici". " Vi fornisco soltanto un dato, che ritengo sia importante" ha aggiunto il ministro dell'istruzione " nell'anno scolastico 2001-2002 le cattedre con orario inferiore alle 18 ore settimanali erano circa il 58 per cento del totale. Le ore mancanti al completamento di tale orario corrispondono all'equivalente di 27 mila posti di insegnamento. Perciò, un graduale (lo ribadisco, graduale) assorbimento di queste ore" ha concluso il ministro Moratti, "consentirà, in primo luogo, di rispondere ad una esigenza di equità, vale a dire quella di permettere a tutti i docenti di svolgere la loro attività per 18 ore; in secondo luogo, di ridurre i posti di insegnamento dispersi su più scuole. Questo è l'obiettivo prefissato.".


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