FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3769761
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa-Assessore-preside: "Non ci faremo commissariare"

La Stampa-Assessore-preside: "Non ci faremo commissariare"

Assessore-preside: "Non ci faremo commissariare" Dal 1° settembre è entrato in vigore l'art. 139 della "Bassanini" che assegna agli enti locali il dimensionamento degli istituti scol...

10/09/2002
Decrease text size Increase text size
La Stampa

Assessore-preside: "Non ci faremo commissariare"

Dal 1° settembre è entrato in vigore l'art. 139 della "Bassanini" che assegna agli enti locali il dimensionamento degli istituti scolastici: i Comuni per la scuola dell'obbligo, la Provincia per le superiori. Su questo punto ha preso posizione l'assessore al Sistema Educativo della Provincia Gianni Oliva: "La Provincia di Torino intende applicare la normativa vigente, non agire secondo le ansie di risparmio del ministero. Il ministro Moratti ha preparato una lista di proscrizione per 36 istituti superiori di Torino, dove il rapporto alunni/docenti è inferiore a 9,5: tranne l'"Avogadro", ne fanno parte tutti gli istituti tecnici e professionali. In questi istituti, le ore di lezione sono 40 e non 25, come al classico, è il ministero lo sa, ma sta preparando il terreno alla progressiva eliminazione degli istituti tecnici e professionali, come dimostra la sperimentazione concordata con la Regione Piemonte". Della lista fanno parte il "Maxwell", il "Pininfarina", il "Ferrari", il "Sommeiller", il "Des Ambrois" di Oulx, i professionali "Lagrange", "Amaldi", "Giolitti". "La Provincia - dice Oliva - non è disponibile a questa operazione di sfascio. Se arriveranno indicazioni in tal senso dal ministro, la Provincia rifiuterà di applicarle. Il ministro può mandare un commissario, assumendosi la responsabilità diretta dell'operazione". Nel dimensionamento, Torino intende operare secondo le norme, ma "interpretandone la "ratio"". La norma prevede che gli istituti debbano avere tra 500 e 900 alunni. "Il che significa una media di 700: è questo numero la "ratio". Se dividiamo per 700 il numero degli studenti della provincia nella scuola superiore, circa 76.000, scopriamo che Torino potrebbe avere 108 scuole autonome, non le 92 esistenti. Così, la Provincia non applicherà in modo automatico il criterio quantitativo". Le scuole superiori con numero di studenti ai limiti della norma sono "Segrè", "Arduino", "Carlo Levi", "Sella", "Aalto", "Gobetti Marchesini" in Torino, "Des Ambrois" di Ulzio, "8 marzo" di Settimo, "Faccio" di Castellamonte, "Erasmo da Rotterdam" di Nichelino, "Fermi" di Ciriè, "Albert" di Luserna. "Gli eventuali interventi non terranno conto dei numeri, ma di un criterio essenziale: la vicinanza nel territorio e la scelta per l'utenza". Per l'obbligo, la competenza è comunale, ma la Provincia ha funzioni di coordinamento quando la scuola insiste su più Comuni. "Molti Comuni richiedono la "verticalizzazione", un'esperienza che oggi coinvolge 61 scuole elementari e medie del Torinese e che ha dato ottimi risultati. Nelle prossime settimane, saranno convocati in Provincia gli assessori all'istruzione dei Comuni per una conferenza di indirizzo e contiamo di concludere le eventuali operazioni entro il 31 dicembre".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL