La Stampa-A rischio le assunzioni dei supplenti

A rischio le assunzioni dei supplenti
Il Tar del Lazio ha giudicato non legittima la maggiorazione di 18 punti, che è stata attribuita ai docenti precari abilitati per concorso o sessione riservata, per l'inserimento nelle graduatorie per le supplenze. E il 17 luglio scorso ha annullato, con una serie di sentenze, le disposizioni ministeriali che avevano introdotto questo vantaggio.

Le sentenze, in via astratta, travolgono anche le graduatorie dei supplenti e mettono a rischio le operazioni di assunzione. Secondo i bene informati, però, il Ministero dell'istruzione starebbe preparando una contromossa, che dovrebbe consentire all'amministrazione di salvare le attuali graduatorie.

Per prendere tempo, infatti, il Ministero avrebbe presentato ricorso al Consiglio di Stato e, contemporaneamente, starebbe lavorando alla bozza di un decreto-legge, che, una volta approvato dal governo, dovrebbe indurre il Consiglio di Stato a dare ragione al Ministero.

L'ipotesi del decreto-legge avrebbe preso piede, nelle ultime ore, perché il Tar del Lazio ha motivato l'annullamento adducendo l'inesistenza di norme che lo prevedano. In buona sostanza, dunque, il Ministero avrebbe attribuito il beneficio di propria iniziativa, senza tenere conto che, per fare ciò, bisognava fare riferimento ad una legge. Legge, che, evidentemente, non esiste. Di qui la non legittimità dei 18 punti.

Un vizio che, per contro, potrebbe essere sanato con l'introduzione di una norma ad hoc, che potrebbe salvare le graduatorie. E che potrebbe essere introdotta, appunto, con un decreto-legge, di fronte al quale il Consiglio di Stato non potrebbe fare altro che prendere atto della nuova situazione, decidendo a favore della riconferma dei 18 punti e delle graduatorie.