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La Stampa-A migliaia ai girotondi

ROMA: TRA I MANIFESTANTI L'EX MINISTRO DE MAURO. A MILANO ANCHE VECCHIONI E LUIGI BERLINGUER A migliaia ai girotondi contro la riforma Moratti C'è Nanni Moretti, disertano Jovanotti e Fazio ...

14/04/2002
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La Stampa

ROMA: TRA I MANIFESTANTI L'EX MINISTRO DE MAURO. A MILANO ANCHE VECCHIONI E LUIGI BERLINGUER
A migliaia ai girotondi contro la riforma Moratti
C'è Nanni Moretti, disertano Jovanotti e Fazio

ROMA

A Roma, a Milano,a Firenze, Bologna, Napoli, Palermo, Genova... in tutto sono stati ventidue i girotondi che ieri hanno preso di mira la scuola e la riforma per essa approntata dal ministro Letizia Moratti. Il più importante è stato quello romano intorno al palazzone ministeriale di viale Trastevere: "Più scuola per tutti, anche per la Moratti" diceva uno slogan gridato da un megafono, mentre un cartello svettante sullo scalone d'onore lanciava un "Sos, save our school". A manifestare, in totale, sono state alcune migliaia di persone, 5 mila solo a Roma, duemila a Milano, mille a Firenze, gruppi di alcune centinaia nelle altre città. "I girotondi sulla Rai e sulla giustizia hanno avuto più presa - hanno commentato gli organizzatori - mentre la scuola, si sa, ha meno potere mediatico. E comunque è andata bene come è andata".
Alle tre del pomeriggio, intorno al ministero dell'Istruzione, c'era già un forte assembramento e un fantastico sole. Nutritissima la rappresentanza dei cronisti - lì per ragioni d'ufficio - altrettanto cospicua quella dei poliziotti e carabinieri, perché non si sa mai. E poi quella dei sindacalisti, degli insegnanti, dei genitori, dei bambini. Sparuto, molto sparuto, il drappello dei vip dello spettacolo, che invece il giorno prima si erano sperticati a confermare la loro presenza. Nanni Moretti, per dire - che dei girotondi è padre e guru - ha fatto solo una rapida comparsata, e per giunta in un punto defilato. "L'avete visto Moretti?" si chiedevano i cronisti, ma a rispondere, in realtà, sono stati pochissimi: "Non potevo non esserci - avrebbe detto il regista distolto da altri impegni - i miei genitori sono entrambi insegnanti, e quando ho detto a mia madre che forse non avrei potuto partecipare, ha minacciato di picchiarmi".
Peraltro altri personaggi dello spettacolo avevano assicurato la loro partecipazione e poi invece... Fabio Fazio, Dori Ghezzi e Ivano Fossati dovevano essere al "girotondo" genovese, ma non si sono visti, Nicola Piovani a quello romano, ma nessuno l'ha scorto. In compenso a Milano c'erano Paola Cortellessi (imitatrice della Moratti) e Roberto Vecchioni.
Pazienza per tutti gli altri. Ma Jovanotti - che aveva annunciato platealmente il suo "primo girotondo" - che fine ha fatto? Neppure lui s'è visto ieri a Roma. Assenza giustificata, scrive il cantante sul suo sito, dal fatto che aveva un concerto. D'altronde il sole delle tre del pomeriggio ha ceduto luogo a uno scrollone d'acqua appena mezz'ora dopo, con un tempismo e una sincronia che hanno strappato un "piove, governo ladro" agli irrorati manifestanti. La pioggia, peraltro, ha disturbato anche le proteste di Firenze, di Napoli, di Milano, insomma una congiura di Giove Pluvio. Numerosi i politici: al girotondo che si è tenuto a Milano intorno al "Cattaneo" c'erano l'ex ministro Luigi Berlinguer e i verdi Luigi Manconi e Fiorello Cortiana. Ma è stata soprattutto a Roma la partecipazione più consistente: l'ex ministro Tullio De Mauro, in blazer d'ordinanza, è stato visto "girotondare" inseguito dalle telecamere, e poi tra la folla c'erano l'ex ministra dei Beni culturali Giovanna Melandri, Pietro Folena, Vincenzo Vita, Dario Franceschini, Marco Rizzo. "La riforma c
he noi abbiamo fatto è una cosa seria - ha protestato Luigi Berlinguer - questa invece è un pasticcio. Vi è una caduta di qualità culturale, ed è la cosa più grave. Il governo Berlusconi sta immiserendo tutto nell'affarismo. Il disegno di legge della Moratti è un diversivo. Sono invece già efficaci provvedimenti disastrosi come la commissione di esame di maturità, o come la riduzione dell'autonomia delle scuole". "Gli atti del ministro Moratti? Mi sembrano pessimi - conferma Tullio De Mauro -, in particolare l'eliminazione della componente esterna dalle commissioni per gli esami di Stato, l'equiparazione dei titoli rilasciati da un qualunque istituto di lingue ai titoli rilasciati dall'università, la riduzione annua del 3 per cento dei fondi per la ricerca. Dobbiamo trovare il modo di parlare di questo con il governo". "È necessaria una buona scuola pubblica per tutti - ha detto dal fronte sindacale Enrico Panini, leader della Cgil scuola - le migliaia di persone in girotondo oggi rivendicano con forza il valore di questo diritto che è l'unico capace di garantire un futuro sicuro a tutti i giovani e al nostro paese. Esattamente il contrario di quello che sta facendo questo ministro impegnato solo a privatizzare, tagliare, eliminare affinché studiare torni a essere il privilegio di pochi".
Raffaello Masci


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