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La Provincia pavese-Primi tagli alle elementari

Scuola, primi tagli alle elementari Trattativa sull'organico chiusa con tre posti in meno I sindacati: "La verità è che mancano 50 insegnanti" Chiesto tempo pieno e personale per le emergenze ...

07/04/2003
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La Provincia Pavese

Scuola, primi tagli alle elementari
Trattativa sull'organico chiusa con tre posti in meno
I sindacati: "La verità è che mancano 50 insegnanti"
Chiesto tempo pieno e personale per le emergenze

PAVIA. Tre insegnanti in meno in organico, ma almeno altri cinquanta "necessari per svolgere un buon lavoro nelle scuole elementari". Si sono lasciati con l'amaro in bocca, direzione scolastica regionale e sindacati dopo l'incontro per la definizione dell'organico funzionale delle elementari per l'anno scolastico 2003/2004. Sono 1.720 i posti generali e 114 quelli di sostegno previsti per la provincia di Pavia, prospetto firmato dal dirigente provinciale Pietro Modini. I sindacati contestano: "Con questo organico è praticamente impossibile attuare la riforma Moratti".
L'organico richiesto per soddisfare le esigenze delle scuole elementari del territorio era di 1.720 insegnanti, ai quali si aggiungevano i 114 posti di sostegno. Ma i cordoni del borsa si sono stretti più del previsto. "Ciò è avvenuto senza che la direzione regionale tenesse conto - spiega Elena Maga della Cisl - che il decreto regionale 331 penalizza zone dove c'è una polverizzazione del servizio scolastico, cosa che se da un lato è positiva perchè mantiene il tessuto sociale, dall'altro assorbe risorse. Con questo organico è praticamente impossibile attuare la riforma perchè se il ministro Moratti riapre le iscrizioni e ammette alunni di 5 anni e mezzo avremo classi che scoppiano".
A livello regionale, Cgil, Cisl, Uil Scuola e Snals-Confsal, dopo aver chiuso il confronto con la controparte, lanciano critiche. "Non possiamo condividere le soluzioni prospettate nell'incontro in quanto, nonostante gli "sforzi" della direzione regionale di riallineare il rapporto alunni/posti delle diverse province verso il dato medio regionale sulla parte della quota perequativa, risulta del tutto evidente che le risorse organiche complessive a disposizione si rivelano palesemente insufficienti anche per rispondere solo alle esigenze fondamentali della scuola lombarda". I sindacati insistono: "L'impressione è che le soluzioni proposte dall'amministrazione siano più orientate alla mera distribuzione degli ulteriori tagli, che si aggiungono a quelli già pesanti dello scorso anno, piuttosto che ad una ripartizione delle consistenze organiche tra le province".
Ciò che i rappresentanti dei lavoratori della scuola chiedono, si riassume in tre ordini di necessità. In primo luogo c'è una richiesta di tempo pieno che - sostengono gli interessati - "è pressochè inesistente", come pure "di organico funzionale sui plessi decentrati", ed infine c'è una richiesta "di organico funzionale per le emergenze, ossia per stranieri e disabili". In sostanza, ribadiscono i sindacati, "servono dai trenta ai cinquanta posti in più per adempiere ai compiti che ci vengono affidati. Perchè la professione va svolta con serietà".


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