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La Nuova Sardegna-Lettera di un gruppo di docenti al direttore scolastico regionale

Sos scuola, previsti altri mille '#8216;tagli' Lettera di un gruppo di docenti al direttore scolastico regionale ...

24/06/2003
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Nuova Sardegna

Sos scuola, previsti altri mille '#8216;tagli'
Lettera di un gruppo di docenti al direttore scolastico regionale


CAGLIARI. "Un direttore scolastico regionale che conosce i problemi della scuola li risolve generando il minor impatto possibile. Ma soprattutto sa programmare e prevedere con largo anticipo gli avvenimenti. A maggior ragione quando questi sono manifesti". Comincia così la lettera inviata dai docenti dell'Ipsia Meucci, dell'Ipss Pertini, dell'Itis Marconi e dell'Itis Asproni ad Armando Pietrella, agli assessori competenti, ai sindacati e ai gruppi consiliari della Regione. Lettera con la quale si vuole richiamare l'attenzione sui problemi della scuola sarda. "Sempre più sotto la scure dei tagli voluti sia dalle scelte economiche dei ministri Tremonti e Moratti, che dalla rigida interpretazione delle direttive ministeriali operata dal direttore regionale scolastico".
Il prossimo anno scolastico, secondo i docenti, sono previsti in Sardegna circa mille insegnanti perdenti posto (soprannumerari). Vale a dire una percentuale di tagli doppia rispetto alla media delle altre regioni italiane. Con la conseguenza che "nelle scuole si respira un'aria pesante, un'aria di sfiducia e rabbia per la scarsa considerazione a esse accordata. Ma soprattutto perchè vengono private di professionalità, finanziamenti e strutture che avrebbero consentito loro di rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze della collettività".
"Il direttore - si legge nella lettera - a più riprese, nelle varie riunioni a cui ha partecipato, ha manifestato i suoi intendimenti. Scritti anche in una circolare inviata a tutti i dirigenti scolastici delle scuole sarde. Invitandoli a raggiungere gli obiettivi fissati dal governo per '#8216;contenere il numero dei posti dell'organico che è stato stabilito del ministero. Peraltro questo contenimento dovuto essenzialmente al calo, per il quarto anno consecutivo, della popolazione scolastica. Le azioni da adottare richiedono da parte dei presidi un particolare impegno per le attività future che, oltre a ingenerare ritardi e appesantimento delle procedure di avvio dell'anno scolastico, possono determinare aggravio per l'erario e conseguenti azioni di responsabilità di fronte alla magistratura contabile e di responsabilità dirigenziale per mancato raggiungimento degli obiettivi'".
Nel leggere questa circolare - spiegano i docenti - non possiamo non restare perplessi di fronte alle affermazioni del dirigente scolastico. Quando dichiara che, per il quarto anno consecutivo, si è avuto un calo della popolazione scolastica. "Ma non avrebbe proprio il dirigente dovuto prevedere e programmare gli sviluppi della problematica di sua competenza?"
I firmatari della lettera, infine, rivolgono ad Armando Pietrella otto domande. In particolare per sapere perchè "in una situazione di pesanti tagli occupazionali e di accorpamenti di classi, con aumento del numero degli alunni in ciascuna di esse, non abbia indirizzato tempestivamente i presidi a prevedere ciò. Onde limitare il numero dei perdenti posto".


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