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La Nuova Sardegna-Le scuole superiori contro la riforma della Moratti

PROTESTA A DESULO, ARITZO E TONARA Le scuole superiori contro la riforma della Moratti ...

13/12/2003
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Nuova Sardegna

PROTESTA A DESULO, ARITZO E TONARA
Le scuole superiori contro la riforma della Moratti


SORGONO. La nuova riforma scolastica del ministro per l'istruzione Letizia Moratti continua a creare movimenti di protesta in tutte le scuole superiori. I provvedimenti hanno scatenato ondate di proteste degna del '68 anche in tutto il comprensorio Barbagia Mandrolisai. Un mondo, quello della scuola superiore, in fermento già da qualche mese con sporadiche iniziative di protesta in quasi tutti gli istituti. I primi focolai si erano avuti ad ottobre a Desulo, Aritzo e Tonara.
Poi a novembre con l'occupazione dell'istituto agrario a Sorgono e le assemblee permanenti all'istituto professionale desulese e all'industriali di Tonara. Ieri è scattata l'occupazione al Liceo Costa Azara di Sorgono, mentre a Desulo gli studenti non sono entrati a scuola per protesta. All'Iti tonarese è stata proclamata l'autogestione e ad Aritzo lo stato di agitazione. L'ora della rivoluzione è quindi scoccata e la volontà di portare avanti la lotta contro quanto stabilito nel decreto Moratti è esplosa su tutti i fronti.
Stamattina all'istituto di Tonara si terrà una manifestazione studentesca a cui parteciperanno gli allievi delle scuole di Aritzo, Sorgono e Desulo; è previsto un incontro tra tutti i ragazzi, al quale è stata invitata a partecipare la sindacalista della Cgil scuola Lisetta Bidoni, che risponderà alle domande degli studenti, illustrando tecnicamente i meccanismi di quella che i ragazzi hanno soprannominato "la controriforma". Tante le lamentele contro il provvedimento ministeriale. Come i tagli ai trasferimenti, che si tradurranno in un ridimensionamento del personale degli istituti e incideranno sulla pianificazione didattica curricolare ed extra. Altro punto dolente è l'introduzione del minimo di 18 ore per cattedra si traduce in una diminuzione dei docenti, con il conseguente aumento delle spese per gli insegnanti chiamati a sostituire gli assenti. Fondi che la scuola non ha, secondo i trasferimenti attuali. Ma è sopratutto la svolta gestionale in chiave regionalista che preoccupa di più i ragazzi, oltre all'articolo 4 della normativa che prevede l'abolizione delle assemblee di istituto e di classe e le disposizioni legate alla cosiddetta alternanza scuola lavoro, che produrrebbe una sorta di divisione per classi di studenti: da un lato i bravi e meritevoli, dall'altro quelli che invece è meglio inserire nel mondo del lavoro. Denunce che in mattinata, nella sala convegni dell'Iti di Tonara, saranno portate avanti a gran voce. La situazione nelle scuole comuque non desta preoccupazione per quanto rigurada l'ordine. Negli anditi c'è musica e ci si diverte. Ma ovunque ci sono tavolini con ragazzi che lavorano alla creazione di documenti da affidare alla stampa o da distribuire presso i colleghi delle scuole medie inferiori per sensibilizzare tutti verso le istanze rivendicative.
Giovanni Melis


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