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La Nuova Sardegna-La protesta dei precari: Una scuola allo sbando

Gli insegnanti senza contratto vengono licenziati ogni fine d'anno e continuano a lavorare senza alcuna certezza La protesta dei precari: "Una scuola allo sbando" SASSARI. Una scuola perfetta? M...

12/02/2003
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Nuova Sardegna

Gli insegnanti senza contratto vengono licenziati ogni fine d'anno e continuano a lavorare senza alcuna certezza
La protesta dei precari: "Una scuola allo sbando"

SASSARI. Una scuola perfetta? Magari. In realtà gli echi della polemica sui precari si è soltanto temporaneamente assopita. Per la categoria praticamente nulla è cambiato dalle manifestazioni di inizio anno. Anzi, il senso di frustrazione sta prendendo il sopravvento. "Ma quale scuola vogliamo - dice una insegnante -. Buona parte del corpo docente è formata da insegnanti precari (e precari lo diventeranno tutti man mano che i docenti con contratto a tempo indeterminato, andranno o meglio riusciranno ad andare, in pensione) cioè lavoratori stagionali, o meglio disoccupati che lavorano saltuariamente. La scuola è, nella nostra società, una delle istituzioni centrali. Avere una scuola funzionale, creativa, colta e progressista è fondamentale in ogni Stato che voglia definirsi civilmente sviluppato. Tutti si riempiono la bocca pronunciando a gran voce il sostantivo scuola. Fiumi di parole e di scritti, hanno la presunzione di convincere il "popolo" che una buona scuola sia indispensabile per lo sviluppo della società. Invece i docenti concludono l'anno scolastico il 30 giugno, e sono automaticamente licenziati, senza spesso neanche un saluto, un qualche riconoscimento del lavoro svolto. Saltano di anno in anno da una città all'altra, da una scuola all'altra, da una classe all'altra. Non esiste la continuità didattica, non è neppure ipotizzabile che un docente precario abbia un rapporto continuativo con i propri allievi. Lo Stato, severissimo coi propri sudditi inadempienti, non concede le ferie maturate e non le considera come servizio effettivamente svolto".
E lo spettro del licenziamento per i precari si può materializzare anche durante le vacanze natalizie e pasquali. A partire dal 30 giugno i precari sono nuovamente disoccupati e aspettano, palpitanti e fiduciosi, l'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. E questi sono i presupposti per una buona scuola? Che tristezza".


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