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La nuova Ferrara-A Barbiana per dire no alla Moratti

A Barbiana per dire no alla Moratti Il centrosinistra prepara la protesta sulla scuola Studenti e insegnanti nel paese di don Milani In "Lettera a una professoressa" don Lorenzo Milani e i...

13/05/2002
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Nuova Ferrara

A Barbiana per dire no alla Moratti
Il centrosinistra prepara la protesta sulla scuola
Studenti e insegnanti nel paese di don Milani

In "Lettera a una professoressa" don Lorenzo Milani e i suoi alunni spiegavano che la peggiore delle ingiustizie scolastiche è trattare tutti allo stesso modo, poichè con questo criterio gli ultimi (i più poveri, i meno acculturati, gli svantaggiati) sarebbero rimasti indietro. Lo dicevano circa 50 anni a fa a Barbiana, dove un prete coraggioso e anticonformista si batteva per una scuola che fosse realmente di tutti e per tutti. A questi principi fondamentali si richiama la marcia che domenica 19 maggio da Ponte Vicchio raggiungerà la chiesa di Barbiana dopo 2 ore di cammino.
Gli organizzatori sono persone di Barbiana (Mugello fiorentino) ed ex allievi di don Milani; la loro iniziativa ha trovato ascolto anche a Ferrara, dove domenica mattina alle 8 partiranno tre pullman di studenti, insegnanti e cittadini, tutti convinti che vi siano ottime ragioni per "ripartire da Barbiana" contro le scelte del governo e la "controriforma del ministro Moratti". Le forze del centro sinistra (Ds, Margherita, Prc, Pdci, Sdi, Verdi, l'Ulivo di Ponte, ma anche il Forum della Pace) stanno organizzando la partecipazione. "E' indispensabile far crescere il movimento di opposizione a una controriforma che forse meglio di altri atti del governo ci dice quale progetto di società abbia in mente il centro destra. Siamo di fronte a un disegno reazionario" afferma Roberto Polastri (Ds). "Se passa questa riforma - dice Giovanna Marchianò (Pdci) - in soli 10 anni subiremo un arretratmento culturale spaventoso". Molti punti della riforma Moratti vengono bocciati, ma in particolare due: la disarticolazine di fatto della scuola pubblica e l'obbligo di scegliere a soli 14 anni il percorso formativo, vale a dire il liceo o l'indirizzo professionale: "E' grave questa separazione netta, produce squilibri sociali e va contro le stesse eseigenze del mercato".
Barbara Diolaiti (Verdi) aggiunge che "si comprimono anche i diritti individuali, e poi parlano di Casa delle libertà". Luca Vitarelli spiega che l'adesione dell'Ulivo di Ponte è più che mai convinta, tant'è che sulla scuola e sulla marcia in questi giorni si sono svolte specifiche iniziative.
Ubaldo Ferretti (Margherita) è preoccupatissimo del passo indietro e lo dice con una battuta: "Manca solo che facciano entrate separate per maschi e femmine, come succedeva una volta".
Michele Nani (Rifondazione) rammenta che don Milani non si batteva solo contro una scuola classista, ma che forte era anche il suo spirito antimilitarista. Per aderire chiamare gruppi consiliari (elenco telefonico, pagina del Comune) o contattare ponteperlulivoØlibero.it.


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