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La Città di Salerno-In 200 aspettano da due anni i soldi per i corsi abilitanti -I prof ricorrono alla magistratura

In 200 aspettano da due anni i soldi per i corsi abilitanti scuola I prof ricorrono alla magistratura Due anni fa hanno ricoperto il ruolo di docenti nei corsi abilitanti per i loro colleghi. Il...

20/09/2002
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La Città di Salerno

In 200 aspettano da due anni i soldi per i corsi abilitanti
scuola I prof ricorrono alla magistratura

Due anni fa hanno ricoperto il ruolo di docenti nei corsi abilitanti per i loro colleghi. Il compenso per quell'incarico, però, lo stanno ancora spettando. Duecento professori di Salerno e provincia sono adesso intenzionati a dire basta e stanno depositando in queste ore, nella sede di via Diaz della Cgil -Scuola, una serie di denunce che daranno luogo ad un'azione legale comune davanti al giudice del lavoro. Sul banco degli imputati c'è il Ministero della pubblica istruzione, che per ventiquattro mesi ha nicchiato dinanzi alle loro richieste di corrispettivo e ha continuato a fare orecchie da mercante anche dopo la diffida inoltrata nei mesi scorsi, sempre tramite i rappresentanti della Cgil. Ognuno dei duecento professori salernitani coinvolti ha diritto ad una somma che va dai quattro ai cinque milioni di vecchie lire, a seconda del numero di corsi abilitanti che ha tenuto. Soldi per i quali non sono disposti ad aspettare oltre, rincorrendo, come fanno da mesi, voci e promesse. "L'attesa a cui questi colleghi sono sottoposti è davvero inconcepibile - sottolinea il segretario provinciale della Cgil-scuola, Carmine Gonnella - In questo modo il Ministero sta davvero calpestando i diritti dei lavoratori". Con quale giustificazione? Pare che nella legge finanziaria non sia stata prevista la spesa per i compensi di questi professori. Un argomento che non placa le rimostranze dei diretti interessati. Anzi. "La mancata previsione dello stanziamento non solo non attenua le gravi responsabilità dei Ministeri competenti - commenta Gonnella - ma accresce la giusta rabbia e la protesta di tanti lavoratori insoddisfatti in un elementare e fondamentale diritto". Il sindacato ha già chiesto la costituzione e la convocazione del collegio per il tentativo di conciliazione e ha già pronto, in caso di fallimento, il ricorso al giudice del lavoro, che dovrebbe quindi pronunciarsi entro un mese. E' l'ultima fase di una vertenza che si trascina da due anni e che ora sta arrivando alle battute finali. L'intervento della magistratura dovrebbe imporre in tempi brevi al Dicastero dell'Istruzione il pagamento delle spettanze dovute. Per l'assistenza legale i docenti possono rivolgersi agli stessi uffici della Cgil, che riuniranno tutte le cause. (c.d.m.)


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